Con il Documento di economia e finanza non ci saranno ulteriori aumenti nelle tasse e nemmeno altri tagli, è questo quanto affermato nei giorni scorsi dal presidente del Consiglio Matteo Renzi. Così, per quanto riguarda le imposte sulla casa, queste si riuniranno in un’unica tassa, al fine di arrivare finalmente ad una chiara semplificazione, che già doveva essere messa in atto nel 2015.La nuova Local Tax
“Per semplificare il quadro dei tributi sugli immobili il governo ha annunciato l’introduzione nel corso del 2015 di una nuova local tax, che unifichi Imu e Tasi e semplifichi il numero delle imposte comunali, mediante un unico tributo/canone in sostituzione delle imposte e tasse minori” è questo quanto si legge nella bozza del Programma nazionale di riforme. Già dal 2014 si era infatti parlato di una possibile entrata in vigore di una local tax che avrebbe riunito Imu, Tasi, Irpef, Tari e altre imposte comunali, e finalmente pare che si concretizzerà nel 2016.
La risposta ai Sindaci
Qualora avvenga l’approvazione della tassa unica per la casa, gli animi dei sindaci potrebbero placarsi, dopo le incessanti preoccupazioni su nuovi tagli previsti dalla Legge di Stabilità. La nuova local tax assorbirà tutti i tributi comunali sugli immobili e se entrerà in vigore entro l’autunno permetterà ai consigli di approvare bilanci di previsione credibili. Inoltre, prima del congelamento del dossier a dicembre, si era parlato di possibili aliquote, in cui quella standard avrebbe dovuto valere 2,5 per mille, innalzabile fino al 5 per mille e con una detrazione fissa di 100 euro per i redditi bassi.
Riduzione del deficit
I piani che l’Italia cerca di portare avanti esponendoli all’Europa prevedono una crescita dello 0,7 del Pil e una riduzione del deficit del 2,6, che mirano soprattutto a non aumentare la pressione fiscale. L’obiettivo è quello di portare il Prodotto interno lordo nel 2016 ad un più 1,3%, offrendo così grandi margini sul bilancio.
