sabato 15 dicembre 2018

Manovra 2019, gli effetti dei bonus per la casa e della cedolare secca per i negozi


Gtres 

La legge di Bilancio 2019 è all’esame delle Camere, ad accompagnarla la relazione tecnica illustrativa. Tra le novità per il settore immobiliare ci sono le proroghe dei bonus per la casa e l’estensione della cedolare secca ai locali commerciali. Ma qual è il recupero di gettito?

Manovra 2019 detrazioni casa

Secondo quanto sottolineato da Italia Oggi, in merito alle proroghe dei bonus per la casa, con il prossimo periodo d’imposta si prevede un incremento di gettito di circa 10 milioni di euro per la detrazione sugli interventi di ristrutturazione e di circa 18 milioni di euro per la detrazione sul risparmio energetico. Con l’aggiunta del bonus mobili, nel 2019 si raggiunge un surplus complessivo di 45,2 milioni di euro. Sul fronte del bonus verde, per il 2019, il surplus stimato è di 7,1 milioni di euro. In quest’ultimo caso, tuttavia, la stima può subire una variazione consistente, in assenza dei dati relativi al 2018, primo anno di applicazione.

Manovra 2019, cedolare secca negozi

Secondo quanto emerso dalla relazione tecnica, l’estensione dell’applicazione della cedolare secca sul reddito da locazione degli immobili a uso commerciale censiti in categoria “C/1” (negozi e botteghe) l’effetto emersione per le casse dello Stato è di 203 milioni di euro. Nel dettaglio, tenendo conto sia che l’88% dei locatori avrebbe un sicuro vantaggio sia che l’aliquota prevista è pari al 21%, è stato stimato un recupero di gettito di circa 203 milioni di euro a regime, con una variazione passiva e complessiva pari a circa 163 milioni di euro.

Manovra economica 2019 pacchetto casa

Nella manovra economica 2019 sono presenti una serie di misure per la casa e il settore immobiliare in genere.

Bonus ristrutturazione 2019

Prorogato il bonus ristrutturazioni per il 2019. La misura prevede la detrazione del 50% dall’Irpef dei costi sostenuti per gli interventi di ristrutturazione. La detrazione deve essere suddivisa in 10 quote annuali dello stesso importo per un costo massimo di 96mila euro.

Risparmio energetico 2019

Le detrazioni fiscali per il risparmio energetico sono prorogate anche per il 2019. La detrazione è al 50%, ma l’aliquota sale al 65% per l’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi, l’acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.

Bonus verde 2019

Valida per l’intero 2019 la detrazione del 50% per gli interventi di cura, ristrutturazione e irrigazione del verde privato.

Bonus mobili 2019

Il bonus per l’acquisto di mobili e di elettrodomestici in classe A e A+ resterà in vigore fino a tutto il 2019. Il prossimo anno, però, lo sconto spetterà solo per i lavori iniziati a decorrere dal 1º gennaio 2018.

Sismabonus 2019

L'agevolazione per le spese sostenute per gli interventi antisismici su edifici compresi nelle zone ad alta pericolosità potrà essere utilizzata anche per il 2019.

Cedolare secca 2019 immobili commerciali

L'estensione della cedolare secca anche per i negozi C1 sotto i 600 m2, sempre e quando il contratto di affitto, alla data del 15 ottobre 2018, non sia chiuso anticipatamente rispetto alla data naturale del contratto.

Terreni gratis ai giovani e mutui agevolati

La misura prevede la concessione di terreni gratis per 20 anni alle famiglie con un terzo figlio in arrivo dal 2019, 2020 e 2021. Acquistando la prima casa nelle vicinanze dei terreni è possibile ottenere un mutuo a tasso zero fino a 200.000 euro.

Articolo visto su
Cedolare, 203 mln in più (Italia oggi)

Affitto non pagato e tasse, verso l’esenzione dal versamento delle imposte


Gtres 

Possibili novità in vista sul fronte degli affitti non pagati dall’inquilino. Un emendamento alla legge di Bilancio 2019 – firmato da Carla Ruocco (M5S) e Alberto Gusmeroli (Lega) – prevede l’esenzione dal versamento delle imposte (Irpef e cedolare secca) per i proprietari sui canoni di locazione non incassati.

Sui redditi da locazione, abitativa e non abitativa, non incassati il proprietario non dovrà pagare le imposte, che si tratti di Irpef o cedolare secca. Nell’emendamento si stabilisce che la nuova regola si applichi quando il reddito è percepito da persone fisiche fuori dall’esercizio di impresa.

Gli oneri sono coperti con il Fondo per interventi strutturali di politica economica, ma se questo non dovesse bastare si fa riferimento anche in questo caso alla discussa “sugar tax” sulle bibite zuccherate.

Una novità non di poco conto, dal momento che ad oggi, anche nel caso di inquilino moroso, i proprietari di immobili concessi in locazione sono tenuti al pagamento delle imposte sui redditi da locazione. C’è solo un’eccezione, ossia il procedimento giudiziale di convalida dello sfratto per morosità del conduttore emesso entro il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi.

Credito d’imposta per i canoni di locazione non percepiti

Il proprietario di casa che ha versato imposte sui canoni di locazione ad uso abitativo, dopo la sentenza di convalida del procedimento di sfratto per morosità, può far richiesta di un credito d’imposta di pari ammontare.

Fonte idealista