venerdì 22 marzo 2019

Come ottenere il bonus ristrutturazioni

Come richiedere ed ottenere il bonus ristrutturazioni: gli adempimenti, la documentazione e le scadenze da rispettare.

di Redazione PMI.it

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mercoledì 20 marzo 2019

Prima casa in leasing: detrazioni nel 730

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Acquisto prima casa in leasing: come si applicano le detrazioni fiscali nella dichiarazione dei redditi 2019 e i tetti di spesa per giovani e over 35.

Trovano spazio nel modello 730 le detrazioni fiscali previste dalla normativa vigente per i canoni di leasing versati con riferimento all’abitazione principale. La possibilità di detrarre dal reddito il 19% dell’IRPEF quanto versato per i contratti di leasing immobiliare stipulati per l’acquisto della prima casa spetta a tutti i contribuenti, ma con tetti massimi agevolati per giovani fino a 35 anni con un reddito massimo fino a 55.000 euro.

=> Leasing prima casa, guida alle detrazioni

Leasign prima casa

Il contratto di leasing immobiliare, lo ricordiamo, prevede che la banca o l’intermediario si obblighino ad acquistare o far costruire l’immobile per il soggetto utilizzatore. Questo avrà poi l’immobile a disposizione per un certo periodo di tempo versando un corrispettivo che tiene conto del prezzo di acquisto o di costruzione e della durata del contratto. Al termine del contratto, l’utilizzatore può versare una maxi rata finale per effettuare l’acquisto definitivo, al prezzo prestabilito nel contratto stesso.


Detrazioni fiscali leasing immobiliare

Fondamentalmente accendere un contatto di leasing per acquistare la prima casa consente di accedere a tutti i benefici fiscali che si hanno quando si acquista un’abitazione tramite mutuo ipotecario, dunque chi sceglie questa modalità di acquisto può portare in detrazione al 19%,per tutti i periodi d’imposta interessati dalla durata del contratto di locazione finanziaria, i canoni annui, i costi di stipula del contratto e il costo di acquisto dell’immobile, con un tetto massimo che varia in base all’età degli acquirenti:


  • i giovani di età inferiore a 35 anni, con un reddito complessivo non superiore a 55.000 euro all’atto della stipula del contratto di locazione finanziaria e non titolari di diritti di proprietà su immobili a destinazione abitativa possono detrarre i canoni e i relativi oneri accessori, per un importo di spesa annua non superiore a 8.000 euro e il costo di acquisto dell’immobile all’esercizio dell’opzione finale, per un importo massimo di spesa non superiore a 20.000 euro;
  • gli over 35 possono invece detrarre i canoni e i relativi oneri accessori, per un importo di spesa non superiore a 4.000 euro e il costo di acquisto dell’immobile all’esercizio dell’opzione finale, per un importo massimo di spesa non superiore a 10.000 euro.
  • di Redazione PMI.it

domenica 17 marzo 2019

Detrazioni mutuo casa: regole e casi particolari


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Come si applicano le detrazioni fiscali sugli interessi passivi maturati su un mutuo acceso per la casa coniugale caso per caso.

I tassi di interesse maturati sui mutui prima casa possono essere portati in detrazione al 19% in fase di dichiarazione dei redditi. Tra i casi particolari più comuni vi è quello dei mutui accesi con riferimento ad una casa coniugale, in questi casi per fruire delle detrazioni fiscali previste dalla normativa vigente è necessario tenere conto di alcune variabili.

=> Guida al mutuo ristrutturazione prima casa

Comunione dei beni

Il caso più tipico è quello di una casa acquistata dopo il matrimonio in comunione dei beni da parte dei due coniugi, accendendo un mutuo cointestato. In questo caso ai due coniugi viene riconosciuta la rispettiva percentuale di detrazione. Questo anche se il rogito è stato effettuato a nome di uno solo dei due, essendo comunque l’immobile di proprietà di entrambi ai sensi dell’art. 177 del Codice Civile.

=> Spread e prestiti: quale mutuo scegliere

Casa acquistata prima del matrimonio

Diverso è il caso in cui la casa è stata acquistata prima del matrimonio da uno solo dei due coniugi, al quale spetta la detrazione, preclusa all’altra parte anche se partecipa alle spese con un contratto di mutuo cointestato. In sostanza l’agevolazione è riconosciuta solo al titolare della proprietà dell’immobile e solo per la quota di interessi passivi effettivamente versati, mentre l’altra parte della detrazione si perde.

=> Mutui: Guida alla pre-delibera

Casa cointestata, ma non il mutuo

Può anche accedere che la casa sia cointestata ad entrambi i coniugi, ma uno solo dei due si accolli il mutuo. In questo caso al coniuge che ha stipulato il mutuo viene riconosciuta la detrazione piena, ovvero pari al 19% di tutti gli interessi passivi pagati.

Coniuge a carico

Se uno dei due coniugi è a carico, l’altro può beneficiare per intero della detrazione fiscale, anche se in caso di mutuo cointestato.


Coniuge incapiente

In caso di mutuo cointestato, se uno dei due coniugi non è a carico, anche se incapiente, la sua quota di detrazione non può essere recuperata dall’altro e quindi si perde.

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di Redazione PMI.it

domenica 10 marzo 2019

Mutui: Guida alla pre-delibera



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La pre-delibera di mutuo consente di conoscere l'importo che la banca può concedere, prima che il cliente trovi l'immobile: ecco come funziona.

Mutuo ristrutturazione: interessi detraibili
18 Febbraio 2019 La pre-delibera del mutuo è una possibilità offerta dalle banche a coloro che sono in cerca di liquidità per acquistare un immobile, della quale non molti sono a conoscenza. In particolare, la pre-delibera del mutuo rappresenta una sorta di impegno da parte della banca a concedere un mutuo ad un futuro cliente che non abbia ancora individuato l’immobile da acquistare, a patto che questo sia in possesso delle necessarie garanzie richieste dall’istituto finanziario per concedere il prestito.
=> Spread e prestiti: quale mutuo scegliere

Questa procedura consente all’acquirente di portarsi avanti con l’iter burocratico, a volte molto lungo, che serve per ottenere il mutuo, mettendosi al riparo da spiacevoli sorprese. I lunghi tempi necessari per l’erogazione del mutuo, o il non essere certi di essere in possesso dei requisiti necessari perché questo venga effettivamente concesso può, a volte, far saltare l’accordo di compravendita.

Mutui fissi e variabili, bilanci e previsioni 2019
28 Gennaio 2019 In fase di pre-delibera, la banca procede, preliminarmente, all’analisi del merito di solvibilità del futuro cliente in base la situazione reddituale e le garanzie fornite. Quindi l’Istituto fornisce al cliente informazioni circa la sua solvibilità e la cifra massima che potrà concedergli in prestito, informazione fondamentale per sapere che tipologia di immobile è possibile comprare. Con le pre-delibere, le banche hanno invece il vantaggio di fidelizzare un cliente con garanzie verificate.


Ovviamente le condizioni offerte dalla banca con la pre-delibera, saranno valide solo entro un certo periodo di tempo, che solitamente viene definito intorno ai sei mesi.

di Redazione PMI.it

scritto il 5 Marzo 2019