sabato 28 giugno 2014

Umidità e condensa a pavimento, come risolvere il problema?

 

Quesito di Aurora M.: Abito in un appartamento ad un piano rialzato, sotto ci sono i garage. D’inverno si formano delle goccioline di condensa lungo tutto il perimetro interno del pavimento. Vicino ai balconi è ancora peggio. Abbiamo eseguito alcuni lavori che hanno risolto il problema solo al 50% il problema (isolamento muri con un pannello di 4+1cent. di polistirene espanso, tagliando anche il pavimento affinché si creasse un interruzione del freddo).  

  • Risponde l’architetto Marco Zuttioni, Modourbano Architettura www.modourbano.it

La condensa è un fenomeno naturale collegato all’evaporazione dell’acqua presente nell’aria. A temperature elevate, l’aria assorbe il vapore acqueo fino alla saturazione e aumenta il suo volume. Raffreddandosi, l’aria espelle il vapore che, a contatto con una superficie più fredda, si condensa trasformandosi in gocce d’acqua. I fenomeni di condensa, vista la struttura delle moderne abitazioni, sono sempre più comuni. Questo è legato a due fattori: quantità d’acqua presente nell’aria e temperatura. Il motivo per cui la condensa appare dipende dal fatto che superfici fredde (solaio, strutture, infissi, ecc.) hanno una temperatura più bassa rispetto a quella della stanza.
Un rimedio di facile portata è deumidificare, con macchine apposite, e ventilare frequentemente l’ambiente che presenta queste problematiche per mantenere il giusto equilibrio tra temperatura e umidità relativa (20 °C all’interno con umidità non superiore al 45%).
Nel caso specifico questo effetto si può creare anche a causa di ponti termici. Casi tipici sono i raccordi parete-tetto o parete-solaio non isolati, che portano ad umidità negli angoli, an­che in locali altrimenti perfettamente asciutti. Il locale sovrastante l’autorimessa è a contatto quindi con un ambiente freddo; dalla localizzazione del problema di condensa descritto emerge che sono ancora presenti ponti termici tra il livello sottostante e quelle superiore. Un intervento risolutore potrebbe considerare le seguenti lavorazioni, atte alla riduzione dell’entità degli stessi ponti termici:

  • placcaggio con isolante specifico, tipo polistirene, sul soffitto della zona autorimessa;
  • rimozione del pavimento e sottofondo esistente e conseguente formazione di nuovo pacchetto di isolamento con barriera a vapore in bitume, nuovo sottofondo in argilla espansa, polistirolo e massetto con relativa pavimentazione;
  • cappottatura esterna delle murature con particolare attenzione a riportare lo strato isolante anche sulle solette dei balconi dove si individuano ulteriori criticità.

Se non fosse possibile accedere alla proprietà sottostante del garage, lo strato in polistirene potrebbe essere posizionato al di sotto del sottofondo di nuova formazione; si consiglia in questo tipo di lavorazioni di affidarsi sempre ad un tecnico qualificato che effettuerà i rilievi strumentali del caso e verificherà le soluzioni sulla base di calcoli specifici, scegliendo i materiali con densità e spessori più opportuni.