Quesito di Massimiliano T.: Ho appena acquistato casa; la sala la vorrei più grande, cosi mi chiedevo se fosse possibile fare un ampiamento. L’appartamento di 102 mq lordi è un attico con terrazzo al piano di 130 mq circa ad uso esclusivo. Vorrei sapere se posso ampliare essendo in un condominio? Di quanto? Quale tipo di approvazione serve dal condominio? E che pratiche?
- Risponde l’architetto Paolo Mereghetti – studio M&C Architetti Associati, Milano – www.mec-architetti.it
Va premesso che è molto difficile riuscire ad ottenere i permessi per effettuare un ampliamento di superficie utile abitabile in ambito condominiale. Dal punto di vista edilizio e urbanistico occorre verificare sulla base della normativa comunale, visionando gli atti di fabbrica e le successive varianti, se è possibile aumentare la superficie abitale all’interno del condominio. In genere, non vi è questa disponibilità poiché normalmente il costruttore cerca di ottimizzare il proprio investimento utilizzando tutta la superficie che gli strumenti di pianificazione urbanistica generale assegnano al lotto di pertinenza dell’edifico. Nel caso che comunque, a seguito di queste verifiche, venisse accertata la possibilità di effettuare degli ampliamenti, i relativi diritti ad usufruirne fanno capo al condominio e non al singolo condomino, che per poterne usufruire deve ottenere l’assenso da parte degli altri componenti il condominio. È necessario poi richiedere un ulteriore assenso condominiale se l’ampliamento modifica l’aspetto esteriore dell’edifico, o se insiste su parti comuni. In quest’ultimo caso la proprietà comune deve essere ceduta tramite regolare atto di compravendita al privato che ne ha fatto richiesta. Da ultimo occorre non trascurare l’aspetto della ripartizione delle spese condominiali. Ad una maggiore superficie dell’appartamento competono maggiori millesimi di proprietà. Potrebbe quindi rendersi necessaria la revisione delle tabelle millesimali.
La pratica edilizia necessaria per questo tipo di interventi è il permesso di costruire o la DIA onerosa (Superdia). Nel primo caso il Comune rilascia un titolo abilitativo all’esecuzione dei lavori, nel secondo caso è un tecnico abilitato che assevera la conformità delle opere edilizie da eseguirsi alla normativa vigente e l’intervento può avere inizio trascorsi trenta giorni dalla presentazione della pratica, previo pagamento degli oneri di urbanizzazione.