domenica 22 giugno 2014

Bonus: ristrutturo casa e risparmio il 50% con le detrazioni fiscali. Anche per l’arredo

 

In tempo di crisi, chi decide di investire le proprie risorse economiche sul mattone ha dalla sua parte una serie di agevolazioni fiscali che sono state rafforzate dal Legislatore. Sono le detrazioni dall’Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, al 50% o 65% fruibili proprio per chi decide di ristrutturare la propria casa, cambiare arredi ovvero ridurre il fabbisogno energetico dell’immobile di proprietà.

La detrazione fiscale per interventi di ristrutturazione edilizia è l’agevolazione prevista proprio per chi effettua lavori di recupero, restauro e risanamento conservativo dell’immobile. La detrazione è stata più volte oggetto di interventi normativi da parte del Legislatore. Tra gli ultimi troviamo:

  • il decreto legge n. 83/2012 che ha elevato, per le spese effettuate dal 26 giugno 2012 al 30 giugno 2013, la misura della detrazione dal 36 al 50% e l’importo massimo di spesa ammessa al beneficio, 96.000 euro per unità immobiliare invece che 48.000 euro
  • il decreto legge n. 63/2013, che ha prorogato la detrazione al 50% per le spese effettuate entro il 31 dicembre 2013
  • la legge n. 147/2013 (legge di stabilità 2014), che ha prorogato al 31 dicembre 2014 la possibilità di usufruire dell’aumento della detrazione al 50% sempre con il limite massimo di spesa di 96.000 euro.

In base alle novità introdotte recentemente, la detrazione oggi si modula in questo modo:

  • al 50% delle spese sostenute (bonifici effettuati) dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2014, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare
  • al 40% delle spese che saranno sostenute nell’anno 2015, sempre con il limite massimo di 96.000 euro per unità immobiliare
  • al 36%, con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare, delle somme che saranno spese dal 1° gennaio 2016.

A beneficiare della detrazione sono tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato. In particolare lo sconto spetta ai proprietari degli immobili e ai titolari di diritti reali/personali  (usufrutto, uso, abitazione o superficie) di godimento sugli immobili oggetto degli interventi.

Gli interventi per cui spetta tale detrazione sono:

  • lavori di manutenzione ordinaria (come la riparazione e sostituzione delle finiture degli edifici, sostituzione di pavimenti, infissi e serramenti, tinteggiatura di pareti, soffitti, infissi interni ed esterni)
  • lavori di manutenzione straordinaria (come l’installazione di ascensori e scale di sicurezza, realizzazione e miglioramento dei servizi igienici, sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso, rifacimento di scale e rampe)
  • interventi di restauro e risanamento conservativo (ad esempio l’adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti o l’apertura di finestre per esigenze di aerazione dei locali)
  • ristrutturazione edilizia (demolizione e fedele ricostruzione dell’immobile, modifica della facciata, realizzazione di una mansarda o di un balcone, trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda, apertura di nuove porte e finestre, costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti)
  • ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi
  • realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali
  • eliminazione delle barriere architettoniche, aventi ad oggetto ascensori e montacarichi
  • bonifica dall’amianto ed esecuzione di opere volte a evitare gli infortuni domestici (ad esempio l’installazione di apparecchi di rilevazione di presenza di gas inerti o il montaggio di vetri anti-infortunio )
  • interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi (ad esempio l’installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici, porte blindate o rinforzate, serrature, lucchetti, catenacci, spioncini).

I contribuenti che effettuano una ristrutturazione sull’immobile, possono fruire anche di un’altra agevolazione, il cosiddetto bonus mobili. Letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione, grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), ma anche frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento. Si tratta di prodotti acquistabili fruendo del bonus mobili, la detrazione dall’Irpef, sempre al 50%, per chi effettua alcuni tipi di interventi: lavori di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia, effettuati sia sulle parti comuni di edificio residenziale sia sulle singole unità immobiliari residenziali. La realizzazione di lavori di ristrutturazione sulle parti comuni condominiali non consente però ai singoli condomini (che usufruiscono pro quota della relativa detrazione) di detrarre le spese sostenute per acquistare mobili e grandi elettrodomestici da destinare all’arredo della propria unità immobiliare, ma solo per gli arredi delle parti comuni, come guardiole oppure l’appartamento del portiere.

Condizione necessaria per fruire del bonus mobili quindi è realizzare interventi di ristrutturazione. Il bonus viene ripartito in dieci quote annuali di pari importo e deve essere calcolato sull’importo massimo di 10.000 euro per unità immobiliare. È stato cancellato il vincolo previsto dalla legge di stabilità 2014 in base al quale le spese detraibili per gli acquisti di mobili ed elettrodomestici effettuati dal 1° gennaio 2014 non potevano essere superiori a quelle sostenute per la ristrutturazione del fabbricato cui sono destinati.

I mobili e gli elettrodomestici vanno pagati con bonifico bancario o postale (occhio in tal caso alla causale del versamento), ma anche mediante carte di credito o carte di debito ma mai con assegni bancari o contanti

Sulla casa infine il contribuente può fruire anche di un’altra detrazione fiscale, quella per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. L’agevolazione fiscale consiste in detrazioni dall’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) o dall’Ires (Imposta sul reddito delle società), concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici o appartamenti esistenti. Per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014, la detrazione è al 65%, mentre scende al 50% per le spese che saranno effettuate nel 2015. Le spese per le quali spetta la detrazione al 65% sono quelle sostenute per ridurre il fabbisogno energetico per il riscaldamento, realizzare il miglioramento termico dell’edificio, installare pannelli solari e sostituire impianti di climatizzazione invernale. I soggetti che possono fruire della detrazione in oggetto sono le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni, titolari di un diritto reale sull’immobile, i condomini per gli interventi sulle parti comuni condominiali, gli inquilini che sostengano le spese dei lavori e coloro che abbiano l’immobile in comodato.