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Bonifico parlante
In tutti i casi citati, per ottenere l’agevolazione fiscale bisogna aver effettuato il pagamento della ditta che realizza i lavori tramite bonifico bancario o postale indicando:- causale del versamento completa gli estremi della fattura e riferimento alla normativa (articolo 16-bis del Dpr 917/1986);
- codice fiscale del beneficiario della detrazione (se più persone dividono la spesa e usufruiscono della detrazione, indicare i relativi codici fiscali);
- numero di partita IVA o codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato (ditta/professionista che realizza i lavori).
Il bonifico parlante è l’unico metodo di pagamento possibile per ottenere la detrazione per ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico, mentre per il bonus mobili è ammesso anche il pagamento con carte di credito o bancomat. Nel caso del bonus mobili, però, bisogna conservare anche la documentazione di addebito in conto corrente.
=> Guida alla detrazione sulle ristrutturazioni
Il contribuente deve poi conservare la ricevuta del bonifico e tutte le ricevute fiscali relative alle spese di ristrutturazione sostenute, per poterle esibire in caso di controlli e verifiche del Fisco. Nel caso in cui i lavori siano effettuati su aree comuni condominiali, il bonifico parlante indicherà oltre al codice fiscale del condominio anche quello dell’amministratore o di un altro condomino che effettua il pagamento.Si ricorda che le banche e Poste Italiane operano una ritenuta a titolo di acconto sull’imposta sul reddito pari all’8% per effetto della Legge di Stabilità 2015 (prima era al 4%).