Venerdì, 05 Giugno 2015 17:07 Scritto da Chiara Bianchi
Nel caos che anche quest'anno sembra anticipare il pagamento del
primo acconto Tasi, arriva una certezza che rappresenta anche una bella
novità per gli inquilini, i quali non saranno tenuti a presentare la
dichiarazione per la tassa sui servizi indivisibili in caso di contratto
successivo al 1 luglio 2010.
La notizia arriva dalla Circolare 2/DF/2015 del Ministero del Tesoro: gli inquilini che hanno un contratto registrato dopo il 1 luglio 2010 non sono tenuti a presentare la dichiarazione Tasi entro il 30 giugno. Per il ministro dell'Economia, infatti, l'obbligo dichiarativo Tasi è uguale a quello Imu
poiché le informazioni necessarie al Comune per il controllo dell'onere
tributario sono identiche. Dunque valgono le stesse regole stabilite
dal decreto ministeriale 30 ottobre 2012, per cui la dichiarazione non
va presentata nuovamente se a suo tempo era già stata fatta quella
relativa all'Imposta Municipale Unica, a meno che nel frattempo non
siano incorse variazioni significative registrate al 31 dicembre 2014.
Inoltre, come dicevamo, si salvano dall'obbligo anche i contratti successivi al 2010
perchè, a partire da tale momento, i dati catastali sono stati
trasmessi all'Agenzia delle Entrate in sede di registrazione dei
contratti secondo il D.L. 31 maggio 2010 n.78, mentre permane l'obbligo
dichiarativo in caso i dati catastali non siano stati comunicati al
momento della cessione, della risoluzione o della proroga dei contratti
antecedenti l'anno 2010. Infine si salvano dall'onere di consegna della
dichiarazione anche quegli inquilini che hanno locato l'immobile in un
Comune il quale abbia previsto, ai fini dell'applicazione dell'aliquota
ridotta, specifiche modalità per il riconoscimento dell'agevolazione,
consistenti nell'assolvimento da parte del contribuente di particolari
adempimenti formali, fra cui ad esempio la consegna del contratto di
locazione o la presentazione di un'autocertificazione.
Un passo in avanti verso la semplificazione della vita della maggior parte degli inquilini contribuenti, in vista della riforma della tassazione sul mattone che dovrebbe unificare Imu e Tasi e considerando anche il fatto che, per gli enti non commerciali, esiste già un unico modello con il quale viene assolto sia l'obbligo dichiarativo Tasi che quello Imu.
Un passo in avanti verso la semplificazione della vita della maggior parte degli inquilini contribuenti, in vista della riforma della tassazione sul mattone che dovrebbe unificare Imu e Tasi e considerando anche il fatto che, per gli enti non commerciali, esiste già un unico modello con il quale viene assolto sia l'obbligo dichiarativo Tasi che quello Imu.