Il bonus mobili ed elettrodomestici 2015 consente ai contribuenti di usufruire della detrazione Irpef sull’imponibile del 50% a seguito dell’acquisto di mobili, impianti di illuminazione e grandi elettrodomestici nuovi, per l’arredo di immobili che sono stati oggetto di ristrutturazioni edilizie. La Legge di Stabilità 2015 ha prorogato il bonus fino al 31 dicembre 2015. La detrazione avviene su una spesa documentata per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici che non superi il tetto massimo di 10.000 euro. Si può, quindi, avere uno sconto massimo di 5.000 euro, da ripartire in 10 anni, attraverso 10 rate di pari entità.
Il pagamento di mobili ed elettrodomestici acquistati deve avvenire tramite bonifico bancario o postale su cui è necessario indicare la causale utilizzata nei lavori di ristrutturazione agevolati, il codice fiscale del beneficiario della detrazione Irpef, la partita Iva o il codice fiscale del soggetto che ha ricevuto il versamento. Altro metodo di pagamento è quello con carta di credito o bancomat, purché venga allegato lo scontrino fiscale che riporti l’oggetto acquistato e la data di acquisto e che avrà valore di fattura. Stessa documentazione deve essere fornita se l’acquisto viene effettuato all’estero.
Quali beni rientrano nel bonus
Per quanto riguarda i mobili si ha diritto alla detrazione fiscale per l’acquisto di: cucine, letti, materassi, armadi, divani, tavoli, scrivanie, poltrone, librerie, impianti di illuminazione, mentre sono, invece, esclusi tende, mobili antichi e di antiquariato. Per gli elettrodomestici, requisito fondamentale per avere diritto alla detrazione fiscale è l’appartenenza alla classe energetica A+, fatta eccezione per i forni, che per ottenere l’agevolazione possono essere classificati anche solo come A. Gli elettrodomestici che oggi danno diritto ad usufruire del bonus sono: frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, asciugatrici, congelatori, apparecchi di cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici e altre apparecchiature per la ventilazione, l’estrazione d’aria e il condizionamento. Sono comprese anche spese di trasporto e montaggio. Per la detrazione, al Caf o al commercialista va mostrata anche la fotocopia della scheda dell’elettrodomestico che attesti la classe di efficienza energetica.
Quali interventi godono del bonus ristrutturazione
La detrazione fiscale spetta per gli acquisti di mobili ed elettrodomestici sostenuti a seguito di interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo per i lavori effettuati su unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze. Rientrano in queste categorie:
- interventi di ricostruzione necessari al ripristino dell’immobile a seguito di eventi calamitosi, se dichiarato lo stato di emergenza, o in zone ad alta pericolosità sismica;
- interventi atti alla costruzione di autorimesse e posti auto anche di proprietà comune;
- lavori previsti per l’abbattimento di barriere architettoniche e la realizzazione di ascensori e montacarichi interni o esterni;
- opere necessarie per la realizzazione di impianti tecnologici/robotici atti a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap gravi, escludendo le strumentazioni che rientrano nella categoria sussidi tecnici e informatici;
- interventi che favoriscano l’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi, come la realizzazione di porte blindate, saracinesche, tapparelle metalliche, vetri antisfondamento, recinzioni, cancellate e altro;
- interventi finalizzati alla cablatura degli edifici per attenuare l’inquinamento acustico;
- interventi per conseguire importanti risparmi energetici come l’installazione di impianti dedicati all’implementazione di fonti rinnovabili di energia.
La circolare 29/2013 ammette che possa essere utilizzato il bonus anche per l’acquisto di mobili/elettrodomestici in occasione di lavori su parti comuni del condominio, in tal caso però i mobili acquistati devono servire per arredare le stesse parti comuni, quindi, non è ammissibile la ripartizione del bonus tra i condomini da utilizzare per le singole abitazioni di proprietà. L’amministratore deve rilasciare al singolo condomino un documento attestante la parte di spesa imputabile in relazione ai propri millesimi e il condomino deve indicare nella propria dichiarazione dei redditi la quota di spese indicata nella certificazione rilasciata dall’amministratore.
I requisiti necessari per ottenere il bonus: per ottenere la detrazione Irpef del 50% è necessario aver effettuato la spesa entro il 31 dicembre 2015. Inoltre, è obbligatorio che l’edificio oggetto di ristrutturazione sia ad uso residenziale o si tratti di parti comuni di edifici residenziali. Un altro requisito fondamentale è che la data di inizio lavori sia antecedente all’acquisto dei suddetti beni. Per conoscere ogni dettaglio sul Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2015 si rimanda alla guida completa pubblicata dall’Agenzia delle Entrate.