venerdì 5 giugno 2015

Compravendite immobiliari, -3,4% nel primo trimestre, ma le abitazioni tengono

 

Se i primi mesi dell’anno sono stati caratterizzati da una generale fiducia nella ripresa del mercato immobiliare italiano una vera e propria doccia fredda arriva dall’ultimo report dell’Osservatorio del mercato immobiliare redatto dell’Agenzia delle Entrate e relativo al primo trimestre del 2015.

Secondo la nota divulgata in queste ore i primi tre mesi dell’anno hanno visto un calo pari al 3,4% di tutte le compravendite registrate in Italia: il dato deriva in primis dalla flessione registrata nel comparto produttivo (-7.1%, le compravendite di capannoni e altri immobili di questa categoria sono state 1.981), in quello terziario (-6.4%) e nel commerciale (-5.2%) e, in secondo luogo, dal boom di compravendite registrate nello stesso periodo di un anno fa, perché frutto della spinta prodotta dai vantaggi fiscali legati all’applicazione di aliquote ridotte (previsti dal decreto legislativo n. 23/2011 sul federalismo fiscale municipale).

Facendo infatti la “tara” ed escludendo le transazioni avvenute a seguito del nuovo regime fiscale le cose migliorano leggermente, almeno per ciò che concerne il settore residenziale: se qui il calo registrato era del 3%, così facendo si arriva ad un incoraggiante +0.8%.

Considerando il dato “lordo”, le compravendite di abitazioni sono state 95.448: va male soprattutto nel Centro Italia (-7.3%), che tuttavia nel 2014 aveva avuto un alto numero di transazioni, mentre si tiene sotto la media nazionale il Nord, con un -2.4%. Il dato migliore si registra a Sud, con un -0.8% che dimostra una sostanziale tenuta.

Considerando le singole città, troviamo segnali positivi a Palermo (+11.2%), Napoli (+3.6%) e Milano (+2%), mentre rimaniamo ai livelli del 2013 a Bologna (-0.1%) e Firenze (-1%). Forti cali, di contro, a Genova (-18.9%), Roma (-11.4) e Torino (-9.5%).