La Uil Servizio politiche territoriali stima che i 4,6 milioni di immobili classificati nelle più modeste categorie A4 e A5 potrebbero vedere quadruplicate le proprie rendite catastali. I maggiori aumenti si verificherebbero per le abitazioni di tipo civile, oggi classificate A2, di Milano (+ 310% sia in zona periferica che centrale), Napoli (+223% anche qui in entrambe le due zone), Roma (+ 222% in zona semi centrale e +163% altrove), mentre l’aumento più contenuto sarebbe a Torino (+51% in centro e periferia, solo +24% in zona semi centrale). Per le abitazioni di tipo economico il boom sarebbe in centro a Milano (+379%), Venezia (+329%) e Napoli (+246%).
Lievi aumenti in periferia a Torino (+16%). In zona semicentrale le rendite salirebbero del 29%, mentre in centro raddoppierebbero. Se le aliquote Tasi restassero al due per mille con i nuovi valori catastali un appartamento semi centrale di 120 metri quadri a Torino pagherebbe 535 euro contro gli attuali 433.