la tanto attesa riforma del catasto, contenuta nella delega fiscale che ha ottenuto a fine febbraio 2014 l'approvazione definitiva della camera, è pronta a partire. a comunicarlo il direttore dell'agenzia delle entrate attilio befera che, in audizione in commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale, ha detto: "abbiamo già costituito un gruppo di lavoro in itinere della legge delega che sta dando i primissimi risultati"
befera ha anche sottolineato che l'avvio dei lavori sulla riforma del catasto, con il passaggio dai vani ai metri quadri, mostra come il processo di integrazione dell'agenzia del territorio nell'agenzia delle entrate sia ormai già avviato. ma andiamo a vedere cosa prevede la riforma del catasto, per la cui completa attuazione ci vorranno cinque anni
- sarà introdotto un nuovo sistema di classificazione in cui l'unità di misura non sarà più il vano (la stanza), ma la superficie espressa in metri quadri
- il valore patrimoniale sarà calcolato grazie ad un algoritmo (che andrà moltiplicato per i metri quadrati della casa). il punto di partenza sarà il valore di mercato al metro quadrato, rilevato molto probabilmente sui valori omi dell'agenzia delle entrate, e si consideranno una serie di coefficienti in base alle caratteristiche dell'immobile (anno di costruzione, manutenzione, scale, esposizione, affaccio, riscaldameto centrale o autonomo)
- la rendita catastale partirà dai valori locativi annui espressi al metro quadrato, da cui si ridurranno le spese per la manutenzione straordinaria, gli adeguamenti o l'amministrazione. il valore si moltiplicherà per la superficie, ottenendo così il valore della nuova rendita
- i contribuenti potranno chiedere la rettifica delle nuove rendite, con obbligo di risposta, entro 60 giorni