A pochi giorni dal pagamento della seconda rata Tasi, mentre i contribuenti italiani si stanno armando di calcolatrice e rendite catastali per calcolare l'importo da versare entro il 16 ottobre, il Governo annuncia che dal 2015 verrà istituita un'unica tassa sulla casa. Ecco cosa ci aspetta.
Se pensavate che la tassazione sul mattone avesse raggiunto la sua forma definitiva con la triade Imu-Tasi- Tari, vi sbagliavate. Perché il Governo ha annunciato che a partire dal prossimo anno ci sarà un'unica tassa sulla casa, che sarà "secca e chiara". L'idea è quella di semplificare la giungla di tributi e sigle che ha creato una serie infinita di discussioni, problematiche e dubbi, non da ultimi proprio in quei contribuenti su cui gravano, in fin dei conti, i tributi.
Ma come funzionerà? Al momento si sa soltanto che la tassa servirà a finanziare i servizi indivisibili e la proprietà dell'immobile; inoltre saranno i Comuni a scegliere l'aliquota, diventando così completamente responsabili davanti ai cittadini. La nuova tassa comprenderebbe dunque solo Imu e Tasi, che hanno la stessa base imponibile, ma non la Tari, che si paga per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Quest'ultima risulta infatti difficile da unificare, in quanto si tratta di una tariffa più che di una tassa vera e propria, tra l'altro legata alla normativa europea. Fra le difficoltà che i tecnici dovranno affrontare nel processo di semplificazione, ci saranno il trattamento tra la prima e la seconda casa, l'aliquota sulle diverse tipologie di immobili e il nodo della quota dovuta dagli inquilini, già quest'anno chiamati a versare parte della Tasi. Senza parlare delle detrazioni, che al momento sono demandate alle scelte dei singoli Comuni, ma che potrebbero tornare ad essere fissate a livello nazionale, al fine di alleggerire il peso sulle famiglie, come da vecchia Imu: 200 euro di base, più 50 euro per ogni figlio convivente, con un tetto di 400 euro.
I tecnici del Dipartimento delle Finanze sono già al lavoro per impostare la nuova tassazione, che probabilmente verrà inserita all'interno della Legge di Stabilità per il 2015. Una bozza di progetto, in realtà, è già pronta. Dobbiamo solo attendere che venga ufficializzata, e intanto sperare che non rappresenti, per i contribuenti, la solita stangata.