Una ristrutturazione da copiare per rendere visivamente più ampi gli spazi.
In un edificio antico, gli interni al secondo piano sono stati ridisegnati e trasformati in un appartamento di impronta contemporanea. Con un progetto di ristrutturazione giocato sulla contrapposizione tra materiali: quelli evocativi della tradizione proposti in chiave moderna e quelli di ultima generazione. Di nuova concezione, l’abitazione nel volume d’epoca è stata pensata in modo da avere una separazione tra gli ambienti privati – camera e bagno – e la stanza degli ospiti: il progetto affida al living questa funzione di filtro e lo mette al centro dello schema distributivo. Basta questo. ● L’abitazione risulta infatti suddivisa in tre, in modo impercettibile, però, perché prevale la sensazione di fluidità e continuità. ● Sebbene la metratura di 83 mq sia adeguata per un trilocale con locali ampi e godibili, la ristrutturazione ha puntato anche su alcuni accorgimenti architettonici e décor mirati, per rendere visivamente più ampi gli spazi, facendo della luminosità un punto di forza di questa casa.
Foto: Adriano Pecchio
- Al living, che è un ambiente aperto, si accede direttamente dall’ingresso, attraverso un corridoio definito semplicemente da un’opportuna disposizione degli elementi d’arredo. Il passaggio open è sottolineato a pavimento da luci incassate a filo nel rivestimento. • Porta blindata: Evolution 3 di Oikos • Rivestimento pietra ricostruita: serie Monte Corinzio Bianco di Live Stone • Tavolo: Delta di Cattelan • Sedie: Bizzy di Enrico Pellizzoni • Tavolino: Ponte di Fiam • Portafrutta in acciaio: Mediterraneo di Alessi
- TRUCCHI
- 1) Il soffitto dinamico: Le travi a vista compongono un motivo geometrico e regolare che movimenta il soffitto e, grazie ai vuoti, lo fa apparire più alto. In legno, come quelle di una volta, ma in essenza pino lasciata al naturale così si scurisce nel tempo, hanno sezione rettangolare per essere attuali, anziché quella tradizionale rotonda. 2) Muro in pietra bianca È un rivestimento, applicato alla parete portante. Di grande impatto, all’ingresso dà subito una sensazione di ampio respiro, freschezza e luminosità all’ambiente. Formato da elementi a spacco, in pietra ricomposta, conferisce al muro un aspetto rustico, attenuato dalla tonalità cangiante dello smalto dato in opera.
- Per l’angolo conversazione solo i pezzi indispensabili: divano ad angolo e tavolino in vetro al centro. Di sera, l’illuminazione dei faretti posati in serie a pavimento, alle spalle del divano, crea un bell’effetto scenico. • Divano: di poltronesofà • Porta scorrevole a scomparsa (nell’immagine grande): 2080 serie 2000 di Gruppo Door 2000
- I TRUCCHI
- 3) Il parquet a correre A terra il rivestimento in legno è in listelli di media lunghezza; sono posati a correre – tutti paralleli a una parete – secondo la larghezza della stanza, per ottenere l’effetto di una maggiore ampiezza. In rovere naturale, che è abbastanza chiaro, il parquet è stato spazzolato prima della finitura per evidenziare le venature del materiale.
4) Il divano in due L’imbottito – in pelle tonalità avorio – è composto da due moduli accostati disposti ad angolo: sono l’ideale per delineare la zona salotto senza ricorre a divisori fissi che restringerebbero lo spazio, limitando anche la luce. E, quando occorre, gli elementi si separano. - 5) Mensole sospese Il mobile giorno è una composizione che, nell’insieme, suggerisce l‘idea di leggerezza: dal colore che quasi si mimetizza con le pareti, alle mensole di cui è formata, che sembrano sospese. Perfetta per avere piani d’appoggio di fronte alle sedute del salotto, ma dall’impatto visivo praticamente nullo.
- Il leitmotiv del progetto trova la sua massima espressione nella zona pranzo, con il tavolo bene in luce in asse con la portafinestra, protagonista dello spazio. Spezzano l’uniformità due nicchie a parete ricavate nello spessore della muratura, che è stato ottenuto con l’applicazione di lastre in cartongesso.
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6) Tavolo in vetro In questo caso è proprio la scelta giusta: completamente trasparente, e quindi di impatto visivo minimo, e luminoso perché riflette bene la luce, è un elemento d’arredo discreto ma particolare. Si accosta con eleganza al bianco e al metallo delle sedie. E poi è davvero pratico perché si può allungare.
- Un acquario decora la parete in pietra dell’ingresso. Realizzato per apparire come un elemento a sbalzo, è in realtà sorretto da sostegni incassati nella muratura. Anche i cavi per l’illuminazione interna e per il circuito idrico sono canalizzati nel muro, grazie a un’intercapedine interna che ha permesso di alloggiarli.
- La cucina è una composizione a U aperta e rifinita in alto da un ribassamento retto da putrelle in ferro e uniformato al colore di queste. Il controsoffitto serve anche a ricavare un vano tecnico, necessario per le componenti del sistema di aspirazione della cappa sospesa e dell’impianto di illuminazione. • Cucina: Oyster di Veneta Cucine • Cappa: Salt Lake di Elica • Piano cottura: C0631 di Rex Electrolux I TRUCCHI
- 7) Piano cottura A incasso filo top e del tipo a induzione elettrica (quindi privo di spargifiamme e griglie), forma un’unica superficie liscia con il piano di lavoro. È posizionato sul lato libero – a penisola – della cucina e l’assenza della parete e dello schienale contribuisce all’essenzialità dell’insieme.
- Parte della camera è riservata alla cabina armadio sfruttando la forma rettangolare del locale. Così l’ambiente risulta regolare e molto confortevole, oltre che più facile da arredare. • Chiusura cabina armadio: Sweet, collez G-line di Mito • Attrezzatura interna: di Map Arredamenti. Profili tutti chiari Gli elementi di finitura si integrano con la parte architettonica della stanza: coprifilo della porta scorrevole e zoccolino sono laccati in bianco, lo stesso colore dell’idropittura lavabile applicata alle pareti. I TRUCCHI
8) La parete apribile La chiusura della cabina armadio sembra un unico pannello decorativo in vetro acidato con profili in acciaio, ma si tratta di quattro elementi identici: due ante scorrevoli centrali si sovrappongono ai fianchi luce fissi. Così la stanza è luminosa e il guardaroba rimane protetto.
- Divisa da un gradino La zona dei sanitari, lontana dalla porta del bagno, è rialzata rispetto alla quota di pavimento del locale. L’aggiunta di un gradino risponde alla necessità tecnica di avere un’intercapedine a terra per gli impianti. E soddisfa anche l’esigenza estetica di separare ulteriormente questa parte. La differenza di livello è sottolineata da uno zoccolo che spezza l’uniformità del rivestimento. Mobile lavabo e specchio sono coordinati per finitura e dimensioni. La medesima lunghezza dei due elementi arreda perfettamente la porzione di parete e la amplia visivamente. • Mobile lavabo: Easy di Idea Group • Rubinetteria: serie Barcellona di Cisal • Sanitari: Zero di Catalano.
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- 9) La doccia al centro Nello schema del bagno la posizione centrale della doccia ha lo scopo di separare la zona lavabo da quella dei sanitari; inoltre le pareti trasparenti del box – in cristallo temprato – non limitano il passaggio della luce da una all’altra. E l’apertura a libro, che dimezza lo spazio necessario rispetto a quelle a battente, è sul lato del passaggio.
- 10) Il lavabo integrato È una tipologia che valorizza il design lineare dei mobili bagno moderni e, allo stesso tempo, permette di avere vasche più grandi rispetto ad altri modelli, a parità di dimensioni totali. In questo modo il locale sembra più lungo.
- Nella camera per gli ospiti, all’occorrenza utilizzata come palestra, un grande specchio ovale arreda la parete lunga. In questo modo riflette nel senso della larghezza, dando la sensazione di maggiore profondità all’ambiente. Lo stile essenziale e geometrico caratterizza anche questa parte della casa, secondo quel progetto globale che dà carattere personale all’abitazione. • Specchio: Les grands trans-Parents (design Man Ray 1938) coll. Ultramobile di Simon Gavina
Il progetto
L’appartamento di 83 mq è parzialmente definito da nuove pareti che ne chiudono il perimetro rispetto alle parti comuni dell’edificio. All’interno, a parte un muro di spina mantenuto (dove è stato aperto il vano porta per la zona notte), le ripartizioni in cartongesso sono state aggiunte con la ristrutturazione. Un secondo muro di spina è stato demolito e sostituito nella sua funzione portante da due putrelle metalliche (che in più reggono anche il controsoffitto tecnico della cucina). Il progetto ha ricavato un terrazzino che non c’era, in corrispondenza della zona giorno; l’area è stata ritagliata nel living, e si è reso necessario intervenire anche in facciata. Nell’abitazione così disegnata, la zona notte è disimpegnata da un vano di passaggio, condiviso anche dalla lavanderia e dal bagno (obbligatoriamente separato dal soggiorno che ha la cucina aperta). Di nuova realizzazione, infine, tutti gli impianti e le finiture interne, compresi i serramenti.
L’appartamento di 83 mq è parzialmente definito da nuove pareti che ne chiudono il perimetro rispetto alle parti comuni dell’edificio. All’interno, a parte un muro di spina mantenuto (dove è stato aperto il vano porta per la zona notte), le ripartizioni in cartongesso sono state aggiunte con la ristrutturazione. Un secondo muro di spina è stato demolito e sostituito nella sua funzione portante da due putrelle metalliche (che in più reggono anche il controsoffitto tecnico della cucina). Il progetto ha ricavato un terrazzino che non c’era, in corrispondenza della zona giorno; l’area è stata ritagliata nel living, e si è reso necessario intervenire anche in facciata. Nell’abitazione così disegnata, la zona notte è disimpegnata da un vano di passaggio, condiviso anche dalla lavanderia e dal bagno (obbligatoriamente separato dal soggiorno che ha la cucina aperta). Di nuova realizzazione, infine, tutti gli impianti e le finiture interne, compresi i serramenti.
1: Ingresso, 2: Salotto, 3: Pranzo, 4: Cucina, 5: Camera ospiti/palestra, 6: Terrazzo, 7: Disimpegno, 8: Lavanderia, 9: Bagno, 10: Camera doppia, 11: Cabina armadio
Progetto: Studio associato Sanson Architetti, Motta di Livenza (Tv) sansonarchitetti@virgilio.itFoto: Adriano Pecchio