domenica 6 ottobre 2013

 Qualcos(in)a si muove sul fronte dei mutui


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https://www.facebook.com/casabookimmobiliareFlavioRindoneCaltanissetta
Adesso che la tassazione immobiliare non c’è più (almeno fino alla Service Tax del 2014!), vediamo cosa succederà al mercato immobiliare… Ovviamente sappiamo che non succederà nulla di nuovo e che le transazioni saranno ancora una esigua manciata. Sappiamo anche che tra i veri responsabili dello stallo del mercato immobiliare c’è il credit crunch, ovvero la stretta creditizia.
Quando si pensa ai mutui la prima cosa che ci si chiede è: tasso fisso o variabile? Questa domanda in un contesto finanziario ha la stessa valenza di “vuoi più bene alla mamma o al papà?” in una scuola materna. L’unica cosa certa è che se escludiamo il terribile biennio 2007-2008, negli ultimi anni chi ha puntato al tasso variabile ha sempre pagato meno del tasso fisso.
Il picco del 2007-2008 è evidente se guardiamo il trend dell’Euribor degli ultimi dieci anni.

Dall’osservazione dei dati relativi all’Euribor, ci rendiamo anche conto che tassi così bassi come gli attuali non ci sono mai stati e ciò nonostante il numero dei mutui erogati in Italia continua a essere bassissimo. Si pensi solo che se ne erogano di più in Olanda che ha meno abitanti della sola Lombardia.
Nel 2009 sono stati erogati 51 mld di euro di mutui, che sono saliti a 55,5 nel 2010, per poi scendere a 49,1 l’anno successivo e crollare, dimezzandosi, a soli 24,9 mld nel 2012.
Per quanto riguarda l’anno in corso, i dati sembrano essere peggiori almeno per i primi mesi dell’anno ma negli ultimi mesi qualcosa si muove. Nel primo trimestre del 2013 sono stati erogati 4,8 mld e nel primo trimestre dell’anno (orribile) precedente erano stati 6,2. Invece a luglio e anche ad agosto pare ci sia stato un piccolo incremento nelle erogazione che secondo Crif hanno registrato un +4,1%.
La durata preferita dagli italiani sembra essere il 25-30 anni che è preferita dal 28,4% del totale. Per quanto riguarda invece l’età dei richiedenti, la maggior parte (il 34,1%) ha tra i 35 e i 44 anni. Vanno bene anche i più giovani, tra i 25 e i 34 anni, che costituiscono il 29,1%.
Insomma, ripartiamo dal +4,1 dell’estate, confidiamo nel piano casa e soprattutto…largo ai giovani.
Antonio Rainò per Immobiliare.com
Qualcos(in)a si muove sul fronte dei mutui
Antonio Rainò
Sat, 07 Sep 2013 07:30:06 GMT