domenica 6 ottobre 2013

Imposta di registro, rincari dal 2014. Aumenti su ipotecaria e catastale. Salva la prima casa 


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Per coprire i costi del DL Istruzione, l'imposta di registro passa da 168 a 200 euro e prelievo da 50 euro su volture e iscrizioni catastali.

resa immobileAumento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale per coprire i costi del rifinanziamento della scuola.
La novità, certamente poco gradita ai contribuenti, è prevista nella versione definitiva del decreto legge sull'Istruzione approvato il 9 settembre scorso dal Consiglio dei Ministri, che restituisce risorse ai settori della formazione, innestandosi sul federalismo municipale (articolo 10 del decreto legislativo n. 23/2011).
Imposta di registro sale a 200 euro
A partire dal 1° gennaio 2014, l’importo dell’imposta di registro da versare in misura fissa passerà dagli attuali 168 euro a 200 euro; tale aumento si applicherà anche alle imposte ipotecarie e catastali che non sono inerenti i trasferimenti immobiliari a titolo oneroso.
L’aumento a 200 euro dell’imposta di registro in misura fissa interesserà anche i conferimenti di beni ai soci, tutti i contratti soggetti ad Iva, i contratti di comodato di immobili e le operazioni di ristrutturazione aziendale come fusioni e scissioni.
Prima casa, aliquota dal 3% al 2%
Per trasferimenti di prima casa a titolo oneroso, le aliquote dell'imposta di registro passeranno dal 3% al 2% dal 1° gennaio del prossimo anno. Per quanto riguarda gli immobili di lusso, essi andranno a coincidere con quelli classificati tali ai fini dell’Imu, e pertanto accatastati nelle categorie A/1, A/8 e A/9. Per questi immobili l’imposta dall’attuale 7% aumenterà al 9%, così come per le seconde abitazioni, capannoni, ecc.. L'aliquota salirà al 9%, dall’attuale 8%, anche per i terreni edificabili e per quelli agricoli (attualmente al 15%).
Tornano le imposte ipocatastali per volture e iscrizioni catastali
Per volture e iscrizioni catastali ritorna l’imposta ipotecaria e catastale nella misura fissa – e non più proporzionale - di 50 euro per ciascuna. Tale tassa era stata eliminata dal Dlgs n. 23/2011 sul federalismo municipale con effetto dal 1° gennaio 2014.