giovedì 17 ottobre 2013

Nuovo decreto Ecobonus Incentivi 2013 su mobili, arredi e altre novità


casa 3Il Governo Letta introduce il nuovo decreto incentivi con una serie di ecobonus fiscali sulle ristrutturazioni edilizie e gli interventi per l’efficienza ed il risparmio energetico tra cui la novità riguarda l’acquisto di mobili, cucine, arredi e anche l’incremento delle percentuali ed i limiti consentiti di spesa e la proroga delle detrazioni fiscali sulle manutenzioni straordinarie con alcune limitazioni che vediamo nel seguito.
Novità dalla Legge di Stabilità 2014 di ottobre 2013
Vediamo anche le modifiche e le novità e proroghe introdotte con la nuova Legge di Stabilità 2014 che in pratica estende il beneficio fiscale anche per il 2014 abbassandolo al 55% e al 2015 abbassandolo al 45% per poi allinearlo a quello delle ristrutturazioni edilizie che scenderà anch’esso già dal 2014 al 36%.
Detrazioni fiscali per il risparmio energetico del 55%
Il  nuovo decreto incentivi 2013 incrementa le detrazioni previste per i lavori di manutenzione straordinaria che hanno ad oggetti gli interventi per il risparmio energetico dall’attuale 55% fino al 65%. Vi ricordo di leggere l’articolo di approfondimento dedicsto alle detrazioni fiscali del 55% sugli interventi per il risparmio energetico.
I lavori di manutenzione straordinaria dovranno avere come finalità quella del risparmio energetico. A tal fine vi segnalo l’elenco degli interventi che ho preparata e che potrebbe essere un utile indicazione per capire cosa gode dell’agevolazione fiscale dell’eco bonus fiscale 2013 anche se in questo decreto si fa riferimento al solo involucro esterno dell’edilizio.
Quali sono le spese che rientrano nell’agevolazione
Gli interventi agevolati sono quelli il cui esborso da parte del contribuente dal primo luglio 2013 fino al 31 dicembre 2013 o fino al 30 giugno 2014 (per le ristrutturazioni importanti dell’intero edificio), spetterà la detrazione dell’imposta lorda per una quota pari al 65% degli importi rimasti a carico del contribuente. Occhio alle proroghe rimodulate dalla legge di stabilità 2014.
Le detrazioni sono ripartite in un orizzonte temporale di dieci anni in 10 rate di uguale importo.
Proprio nell’ottica di recepimento della 2010/31 in materia di prestazione energetica: viene adottata a livello nazionale una metodologia di calcolo della prestazione energetica degli edifici che tenga conto, tra l’altro, delle caratteristiche termiche dell’edificio nonché degli impianti di climatizzazione e di produzione di acqua calda; vengono fissati i requisiti minimi di prestazione energetica in modo da conseguire livelli ottimali in funzione dei costi.
Il Governo inoltre pone un nuovo importante limite tuttavia di difficile attuazione vista la crisi del settore edile e consiste proprio di fissare entro il  31 dicembre 2020 la data entro cui tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a “energia quasi zero”  preceduti di due anni dagli edifici di nuova costruzione occupati dalle Amministrazioni pubbliche e di proprietà di queste ultime che dovranno adeguarsi entro il 31 dicembre 2018.
I requisiti, da applicarsi agli edifici nuovi e a quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti, sono riveduti ogni 5 anni; nasce la definizione di “edifici a energia quasi zero” e viene redatta una strategia per il loro incremento tramite l’attuazione di un Piano nazionale che comprenda l’indicazione del modo in cui si applica tale definizione, gli obiettivi intermedi di miglioramento della prestazione energetica degli edifici di nuova costruzione entro il 2015, informazioni sulle politiche e sulle misure finanziarie o di altro tipo adottate per promuovere il miglioramento della prestazione energetica degli edifici.
La certificazione energetica degli edifici
L’edificio avrà un vero e proprio passaporto energetico in caso di costruzione, vendita o locazione di un edificio o di un’unità immobiliare, nonché per gli edifici occupati dalla Pubblica Amministrazione.
Le proroghe di detrazioni già esistenti
Le spese di ristrutturazione edilizia saranno prorogate fino alla fine del 2013  e viene incrementata non solo l’aliquota di detrazione consentita che passa dall’attuale 36% al 50% dimezzando di fatto il costo delle ristrutturazioni ma anche innalzando il limite previsto per le spese detraibili che passa da 48 mila euro a 96 mila euro. Vi ricordo di leggere a proposito l’articolo dedicato alle detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni edilizie.
Come cambiano e come sono prorogate le detrazioni fiscali
Gli interventi per il risparmio energetico che godono dell’agevolazione del 55% sono prorogati fino dal primo luglio 2013 al 31 dicembre 2013 e godono inoltre anche dell’incremento della percentuale di detrazione dal 55% al 65% dall’entrata in vigore del decreto ecobonus del 6 giugno 2013 giorno di pubblicazione in gazzetta ufficiale e fino al 30 giugno 2014 ma limitatamente alle parti condominiali identificate dagli articoli 1117 e 1117 bis del codice civile.
Novità per le imprese con la pubblicazione in Gazzetta
Per le imprese infatti la detrazione fiscale del 65% si applicherà fino al 31 dicembre 2013 per interventi nelle singole unità immobiliari e fino al fino al 30 giugno 2014 se eseguiti in condomini.
La detrazione sui mobili e arredi
La vera novità riguarda l’estensione delle detrazioni dagli interventi e qudini per intenderci le manutenzioni straordinarie alle detrazioni fiscali dei mobili e arredi. Così scritta quindi si potranno detrarre librerie scrivanie, divani, cucine, ecc. Ciò potrebbe dare un importante impulso ad un settore che sta soffrendo una profonda crisi. Per ottenerla vi ricordo sempre di effettuare il bonifico bancario avendo cura di indicare nella causale del bonifico che viene effettuato per godere delle agevolazioni fiscali e quindi anche la aprtita iva o codice fiscale del soggetto beneficiario del bonifico. Per esempio per la banca ha inserito un’apposita casella da barrare per indicarlo. Senza questa indicazione non potrete godere delle agevolazioni fiscali per cui state attenti. Successivamente è necessario farsi fare la fattura e conservarla insieme alla documentazione a supporto rilascaita dal rivenditore. I riferimenti normativi da indicare nel bonifico sono TUIR art. 16-bis per gli interventi di manutenzione straordinaria ex 36% e la Legge 296 del 2006 per quello che concerne gli interventi per il risparmio energetico. Questi i due elementi fondamentali.
Occhio perchè i requisiti richiesti sono particolari e quello che vi potrà far infuriare è che il beneficio è limitato ai soli acquisti di mobili e arredi destinati ad immobili oggetto di interventi ristrutturazione e nel limite di 10 mila euro da detrarre al 50% in quote costanti in 10 anni. Tuttavia su questo punto esistono interpretazioni contrastanti. A mio avviso questa condizione restrittiva, che dovrebbe essere oggetto di un chiarimento immediato da parte dell’amministrazione finanziaria, non si applica per cui tutti possono fruirene indipendentemente da precedenti o lavori in corso. Consulta l’articolo di approfondimento dedicato al nuovo Bonus mobili e arredi 2013.
Poi ve ne sono altri che vi segnalo e che possono esservi utili come nel caso delle manutenzioni straordinarie la SCIA  o la DIA e eventuali comunicazioni alla ASL, che dovranno essere confrome a quanto indicato nel contratto di appalto. Per i lavori sui condomini si ricorda di chiedere certificazione all’amministratore che indica per ciascun condomino gli importo che possono essere portati in detrazione nell’anno di imposta.
Le macrovoci che danno la possiiblità della detrazione sono la manutenzione ordinaria e straordinaria, gli interventi di restauro e risanamento conservativo e la ristrutturazione edilizia anche su immobil rurali e sulle loro pertinenze, come anche i lavori finalizzati alla rimozione di barriere architettoniche per i disabili. Ricordo anche tali interventi se diretti alla ricostruzione o ripristinodei fabbricati danneggiati da calamità naturali.
Per gli interventi per il risparmio energetico invece sarà necessaria anche la famosa comunicazione all’ENEA che si effettua andando sul sito. E’ abbastanza semplice la compilazione per cui vi invito a cimentarvi autonomamente. Quello che dovrete mantenere è la ricezione della mail di conferma dell’ENEA che attesta il ricevimento della comunicazione degli interventi eseguiti. Ricordate inoltre che questi lavori se interessano più anni dovranno formare oggetto di comunicazione all’agenzia delle entrate.
Quanto posso detrarre per l’acquisto di mobili e arredi
La novità pone un tetto per l’acquisto di mobili e arredi fino a 10 mila euro con una detrazione del 50% per cui è come se il mobilio venisse pagato la metà. Occhio però sempre all’effetto furbetti che porta subito i commercianti furbetti ad innalzare il prezzo.
Detrazioni fiscali per i lavori di adeguamento delle strutture ed edifici alle misure antisismiche, nonché all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica delle parti strutturali degli edifici, in base a quanto già previsto dall’art. 16 bis, comma 1, lett. i) del Testo unico delle imposte sui redditi;