domenica 6 ottobre 2013

Cosa ne sarà dei sottotetti?

 

Ormai tutte le regioni si sono date disposizioni per consentire il recupero dei sottotetti esistenti. Gli effetti, finora, sono stati significativi sotto tutti gli aspetti, a volte dirompenti

Ormai tutte le regioni si sono date disposizioni per consentire il recupero dei sottotetti esistenti.

Gli effetti, finora, sono stati significativi sotto tutti gli aspetti, a volte dirompenti per la loro percezione paesaggistica, a volte sollevando il territorio da nuovo consumo di suolo. I numeri sono diventati subito grandi in ogni senso, al punto che ogni regione ha reagito in modo diverso.

Ma tutti erano basati su un compromesso comune.

Oggi parlare al passato è quasi d’obbligo in quanto il tribunale di Savona, dopo una lunga storia amministrativa, ha rinviato il problema alla Consulta.

E qualsiasi cosa dirà la Corte Suprema avrà effetti modificativi sul futuro del recupero dei sottotetti e non solo. Chiaramente la risposta non sarà solo per il conflitto nato in Liguria, ma coinvolgerà necessariamente tutte le Regioni che hanno dato, con le loro proprie leggi, la possibilità di modificare la sagoma della copertura. E sono tante.

Apparentemente la questione sta nel decidere se il recupero dei sottotetti è una “ristrutturazione” oppure si tratta di “nuova costruzione”.

Ma se la “ ristrutturazione” permette di realizzare le nuove superfici abitabili con il mantenimento dei parametri urbanistici e delle distanze esistenti, al contrario la “nuova costruzione” prevede il rispetto degli indici e soprattutto delle distanze. Questa manovra sarebbe palesemente penalizzante sia dal punto di vista delle possibilità reali di recuperare i sottotetti esistenti, ma anche dal punto di vista paesaggistico perché porterebbe, laddove le distanze lo consentano, alla costruzione di forme che potrebbero risultare completamente avulse dal contesto, perseguendo quindi la pratica della norma che costruisce l’architettura e non del contrario come chiederebbe la buona regola.

Ma i “combinati disposti” del Testo Unico, dei Decreti Ministeriali intoccabili e delle normative regionali si pongono, ancora una volta, in conflitto fra loro.

Ben venga quindi la parola autorevole della Consulta che saprà ben dare il giusto valore a tutti parametri che sono compresi nelle problematiche sul tavolo degli addetti e sul territorio

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Cosa ne sarà dei sottotetti?
Domenico Palezzato
Fri, 13 Sep 2013 08:05:00 GMT