giovedì 10 gennaio 2019

Istat, i prezzi delle abitazioni scendono dello 0,8% nel III trim 2018



Anche l'Istat registra la discesa dei prezzi delle case nel III trimestre 2018. La flessione è dello 0,8% sia in termini annuali che trimestrali. Dati che confermano come, in un quadro generale di ripresa del mercato immobiliare residenziale, vi è una persistente debolezza sul versante dei valori.

La flessione tendenziale dei prezzi delle case è da attribuire unicamente ai prezzi delle abitazioni esistenti, che registrano una variazione negativa pari a -1,3% (era -0,8% nel trimestre precedente). I prezzi delle abitazioni nuove, invece, accelerano su base tendenziale passando dal +1,2% del secondo trimestre del 2018 al +1,4% del terzo trimestre.

Questi andamenti si manifestano in un contesto di crescita persistente dei volumi di compravendita (+6,7% l’incremento tendenziale registrato per il terzo trimestre del 2018 dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per il settore residenziale).

La media dei valori nel 2018

Rispetto allo stesso periodo del 2017, nei primi tre trimestri del 2018, i prezzi delle abitazioni diminuiscono dello 0,6%, con le abitazioni esistenti in diminuzione dell'1,0% e quelle nuove in aumentano dell'1,2%. Rispetto alla media del 2010, nel III trimestre 2018 i prezzi delle abitazioni sono diminuiti del 16,7% a causa esclusivamente delle abitazioni esistenti i cui prezzi sono diminuiti del 22,9% mentre per quelli delle abitazioni nuove si registra un aumento dell0 0,2%.

Istat 

A commentare i dati Istat è stato il presidente della Fiaip Gian Battista Baccarini, secondo il quale "L’aumento delle volumi delle compravendite, non fotografa una vera ripresa del settore immobiliare. Il dato certificato oggi dall’Istat evidenzia lo ‘stato di crisi’ che vive il comparto immobiliare e il netto arretramento dal 2010 ad oggi dei valori immobiliari in Italia (-22,9% )”.

“Il comparto immobiliare rappresenta quasi un quinto del Pil, continua Gian Battista Baccarini, ed è lapalissiano che, se il settore non cresce, non possa crescere neppure l’economia Italiana. Il fatto poi che l’ultima legge di Bilancio abbia concesso ai Comuni di innalzare la tassazione su Imu e Tasi, provocherà un ulteriore allontanamento dal mercato degli investitori, italiani e stranieri"

"L’aumento del numero delle compravendite è il segnale che gli italiani considerano ormai la “casa”  un bene rifugio, ma acquistano solamente con forti sconti. Mi appello al Governo affinché si occupi del nostro settore, che ricordo contribuisce per circa il 20% al Pil. Senza un rilancio del mercato immobiliare, i dati di crescita dell’intera economia rimarranno quelli attuali.”