Nelle scorse settimane il governo ha approvato il Condono Fiscale che coinvolge anche i contribuenti che, tra il 2000 e il 2010, hanno accumulato debiti relativi alle imposte sulla casa come la Tari.
Condono Fiscale: ecco cosa accade a chi ha accumulato debiti per la Tari
Il nuovo condono fiscale contiene sconti fiscali che riguardano le mini cartelle fino a un importo di 1.000 euro.
La soglia massima per mini cartelle che riguardano Imu, Tasi e Tari è di mille euro. Questa soglia riguarda non solo le cifre iscritte a ruolo ma anche gli interessi che derivano per il ritardo sui pagamenti.
Le cartelle devono risultare in riscossione in un intervallo di tempo ben preciso che va dal 1° gennaio 2001 e il 31 dicembre 2010. Bisogna quindi porre attenzione sulla data riportata sulle cartelle alla voce “iscrizione a ruolo”.
Per capire se si rientra o meno nel perimetro del condono, bisogna recuperare le vecchie cartelle di pagamento notificate, a prescindere se spedite da Equitalia, Agenzia Entrate Riscossione o dall’esattore locale.
Se l’anno rientra tra il 2000 e il 2010 e se l’importo complessivo è inferiore a 1.000 euro, la cartella si dovrà ritenere annullata in automatico.
Non sarà quindi necessario presentare una domanda o pagare un importo minimo per ottenere lo sgravio, l’agente della riscossione provvederà a cancellare il debito in automatico.