Il neonato governo parte dalla riforma del fisco: con il via libera della Camera diventa legge la delega fiscale che contiene anche la Riforma del Catasto da tempo attesa, mentre per la Tasi vengono confermate le aliquote e la flessibilità dei Comuni nella scelta di maggiorazioni e detrazioni.
La Tasi rimarrà inalterata nella sua struttura, che prevede un'aliquota massima del 2,5‰ sulle prime abitazioni e del 10,6‰ sulle seconde con la possibilità di aumentarle fino ad un tetto massimo complessivo dello 0,8‰, mentre i Comuni, in linea con quanto concordato dall'esecutivo uscente, manterranno la libertà di decidere quota e ripartizione delle maggiorazioni, in cambio dell'investimento di gran parte degli incassi per introdurre sconti a favore di alcune categorie di contribuenti. I municipi povranno quindi scegliere chi beneficerà degli sconti, se le famiglie con figli o gli anziani a basso reddito.
Il nuovo governo ha già messo mano ad alcune misure rimaste in stand-by nel passaggio di testimone degli esecutivi. Il provvedimento sulla delega fiscale ha ricevuto il via libera definitivo dalla Camera, concludendo il lungo iter Parlamentare fino alla trasformazione in legge. Non resta ora che passare all'elaborazione e al varo dei decreti attuativi che permetteranno alla delega di diventare concretamente operativa. Diventa così legge anche la Riforma del Catasto: il nuovo testo prevede che il valore e la categoria non si basino più sul numero dei vani, ma sui metri quadrati, mentre la rendita finale sarà determinata da una formula matematica che metterà in relazione tutta una serie di coefficienti che rappresentano le caratteristiche dell'immobile, dal valore di mercato rilevato dall'Omi alla posizione, alla presenza di ascensore o riscaldamento. Nella delega è contenuta anche una misura sul bonus ristrutturazioni, con sgravi fiscali sugli immobili per messa a punto di opere di adeguamento alla normativa in materia di sicurezza e di riqualificazione energetica e architettonica.