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gtres
minimo storico per l'euribor, il tasso di riferimento per i mutui. in seguito alle politiche della bce, il tasso interbancario a 3 mesi è sceso allo 0,094%, mentre quello a un mese è arrivato fino allo 0,013%. e la corsa al ribasso potrebbe proseguire. questa discesa va a riflettersi positivamente soprattutto su chi ha un mutuo a tasso variabile
si parla anche della possibilità di valori negativi. con la riduzione a -0,20% della remunerazione dei depositi, infatti, le banche potrebbero decidere di rimettere in circolo liquidità, magari anche prestandosela a termine l'una con l'altra a tassi negativi
una buona notizia per chi ha un mutuo a tasso variabile, che è indicizzato agli euribor. si tratta di variazioni infinitesime, quindi i risparmi saranno limitati, ma comunque ci saranno. secondo quanto calcolato dall'abi, su un mutuo tipo - capitale iniziale di 100mila euro, 20 anni e spread 120 punti base - acceso nel 2008 (quando l'euribor a 3 mesi medio era del 4,6%) il minor esborso rispetto alla rata iniziale si aggira intorno ai 300 euro mensili. un risparmio che descresce andando a ritroso nel tempo: 262 euro per i mutui accesi nel 2007, 170 euro per quelli accesi nel 2006, 107 euro nel 2005 e 95 euro nel 2004
a rendere migliore la già buona notizia è il fatto che la politica decisa dalla bce potrebbe rendere piuttosto lunga questa situazione. gli analisti, infatti, si attendono tassi estremamente bassi per un periodo indefinito e sufficientemente in là nel tempo. entro i prossimi 5 anni non si prevede un ritorno al di sopra dell'1%. in questo quadro crescono i dubbi tra chi ha optato per un mutuo a tasso fisso e l'opzione surroga diventa sempre più allettante