Fu proprio l’ufficio studi di Immobiliare.it a mettere in evidenza fin dal 2010 l’esplosione di un fenomeno fortemente legato alla crisi economica; l’aumento di vendite in nuda proprietà, vale a dire quel particolare tipo di contratto per il quale il venditore continua a rimanere usufruttuario dell’immobile fino alla morte e l’acquirente, proprio in virtù di questo, ottiene un alto sconto sul prezzo di acquisto; tanto maggiore quanto più è giovane il venditore.
Preso atto di questa situazione il Governo ha deciso di intervenire cercando di facilitare la concessione di prestiti a chi vive la terza età e sembra ormai cosa certa il prossimo varo di una normativa legata non alla nuda proprietà, ma al cosiddetto prestito vitalizio ipotecario.
Ottenibile da chi ha già superatoi 60 anni, il prestito vitalizio ipotecario si traduce nella concessione di un finanziamento a chi può dare in garanzia un immobile che, però, rimane di sua proprietà fino alla morte. Il denaro ottenuto in prestito, poi, potrà essere restituito alla banca o alla finanziaria creditrice, alla morte di chi aveva sottoscritto il contratto. Saranno gli eredi del firmatario a scegliere se restituire il finanziamento in contanti o cedendo la proprietà dell’immobile dato a garanzia e su cui era stata accesa un’ipoteca.
Il provvedimento, che ha già ottenuto il via li bera del Senato, viene visto da molti con grande favore dal momento che si inserisce all’interno di una realtà in cui, come riporta l’ANSA, 9 anziani su 10 hanno un immobile di proprietà acquistato o ereditato molti anni fa, ma si trovano a vivere con un reddito molto basso.