Dopo le modifiche dello scorso anno di cui vi avevamo parlato, il peso della casa di proprietà sul modello ISEE, ovvero quello strumento di calcolo che serve a determinare il livello di ricchezza dei cittadini al fine di esonerarli da alcune imposte e a individuare possibili evasori fiscali, potrebbe subire ulteriori aumenti.
Ci si è pensato in questi giorni: con il nuovo riccometro la casa di proprietà diventa più pesante per il calcolo dell’ISEE, soprattutto se il suo valore non è altissimo. Dal 1 gennaio, data che segnerà l’entrata in vigore del nuovo sistema, i riferimenti per conteggiare la casa sull’ISEE non saranno quelli dell’Ici, ma i valori dell’Imu. Non esiste più la soglia di 100 milioni di lire, ma il valore Imu è considerato per un terzo e peserà sull’ISEE per il 20%. Inoltre, nel modello, saranno compresi anche il Tfr ed eventuali cedolari secche. Allo stesso tempo si amplifica l’attenzione da prestare a nuclei familiari numerosi, o a quelli che hanno dei componenti disabili.
Secondo i calcoli effettuati su questo nuovo modello, considerato l’aumento lineare delle base imponibili, il peso che una casa di proprietà ha all’interno del riccometro potrebbe arrivare ad aumentare del 60%. In ogni caso, si specifica che non vengono considerati ai fini del conteggio quegli immobili che valgono meno di 52.500 euro a cui vanno sommati 2.500 euro per ogni figlio che vive in famiglia. Anche per chi sta pagando un mutuo viene rivolto un particolare occhio di riguardo: il debito ancora residuo non sarà conteggiato ai fini del calcolo dell’ISEE.