Con la IUC aumentano le tasse per le PMI,
fino ad oltre 250 euro annui: pesano soprattutto la TASI e la minore
deducibilità IMU prevista dalla Legge di Stabilità.

Con la IUC aumentano le tasse per piccole imprese e artigiani
Se da un lato infuria il dibattito sull’IMU 2013, dall’altro sta arrivando la
IUC 2014, imposta unica comunale prevista dalla Legge di Stabilità: per le
PMI comporterà un
rincaro tra 60 e 250 euro almeno, anche tenendo conto dell’alleggerimento fiscale nel
maxi-emendamento
al ddl del Governo (con passaggio da Trise a IUC) e della deduzione al
30% prevista per le imprese. La Cgia di Mestre ha confrontato il futuro
importo IUC con le passate IMU + tassa sui rifiuti (TIA-TARSU e TARES).
Il risultato? A
rimetterci rischiano di essere «ancora una volta i
piccoli imprenditori»,
sottolinea il segretario Giuseppe Bortolussi. E questo «va
assolutamente scongiurato per non gravare ulteriormente sull’asse
portante della nostra economia».
Simulazioni di calcolo
- IMU: si ipotizza un’aliquota al 0,933% (valore
medio 2012 per immobili non prime case) a sui ci applica il
nuovo moltiplicatore (salito da 60 a 65) per capannoni e altri immobili
di categoria D.
- TASI: si calcola allo 0,1% standard (è tassa sui servizi indivisibili del Comune, che insieme alla TARI compone la nuova IUC).
- Deducibilità: si incamera la deduzione IMU per imprese del 30% nel 2013 e del 20% dal 2014, che pare non si applicherà alla base imponibile IRAP.
- Tassa rifiuti: si considera il prelievo medio in 11 Comuni capoluoghi di Regione (per il 2013 viene applicata la maggiorazione TARES di 0,30 euro a metro quadrato) mentre la nuova tassazione vede maggiorate le tariffe del 15,5%, incremento medio nazionale.
Commerciante
Se ha un
negozio di 72 mq (categoria catastale C1),
con rendita catastale di quasi 1.700 euro e un reddito di 30mila euro,
nel 2014 pagherà 118 euro in più rispetto a quanto ha versato nel 2013.
Fra IMU (910 euro), rifiuti (636 euro) e maggiorazione TARES (22 euro),
l’esborso di quest’anno è pari a 1.441 euro (sottraendo 127 euro di
deducibilità IMU), mentre l’anno prossimo fra IMU (910 euro), Tari (636
euro) TASI (98 euro) e deduzioni (85 euro) l’importo salirà a 1.559
euro: la TASI (tassa sui rifiuti indivisibili, una delle due componenti
della IUC) sarà più pesante della maggiorazione TARES e il risparmio
dovuto alla deducibilità dell’IMU tenderà a diminuire.
Elettricista
Ditta individuale con un piccolo
capannone di 500
mq, una rendita catastale poco sopra i 2mila 100 euro e un reddito di
40mila euro, l’aggravio 2014 è pari a 73 euro, dai 4mila 367 euro del
2013 (1380 di IMU + 3mila 65 di tassa riufiuti + 150 di maggiorazione
TARES, sottranedo alla fine 229 euro di deducibilità IMU) a quota 4mila
440 (IMU e rifiuti invariati, TASI 148 euro, deduzione 153 euro). Come
si vede, la differenza è quasi totalmente da imputare al calo della
deducibilità IMU.
Snc artigiana
Società di persone con due soci e quattro
dipendenti, capannone di mille mq (categoria D1) con rendita catastale
di poco superiore ai 5.600 euro e un reddito di 60mila euro, nel 2014
pagherà 263 euro in più rispetto al 2013, dai 10.165 euro del 2013
(3mila 678 di IMU, 6mila 701 di rifiuti, 300 di maggiorazione TARES,
mentre il rispamrio per la deduzione IMU è di 515 euro) ai 10.428 del
2014: IMU e rifiuti inviariati, la TASI è a 394 euro, quindi più alta
della maggiorazione TARES e il risparmio IMU 2014, pari a 345 euro, sarà
inferiore a quello previsto per quest’anno.
Piccola impresa
Società di capitali con due soci e quattro
dipendenti, capannone di 3mila mq (categoria D7) con rendita catastale
di 9.700 euro e reddito di 80mila euro: l’aggravio di imposta 2014 è
pari a 61 euro, da 14.205 euro del 2013 (6.177 di IMU, 8.041 di prelievo
rifiuti, 900 di maggiorazione TARES e risparmio deduzione pari a 913
euro) a 14.266 euro: anche se la TASI (662 euro) sarà inferiore alla
maggiorazione TARES, non basta a compensare la minor deduzione IMU, 614
euro.