Mini IMU di gennaio detraibile dalla IUC
2014, tassa sul Web, Tobin Tax, pensioni: gli emendamenti alla Legge di
Stabilità alla Camera.

Legge di Stabilità 2014, gli emendamenti alla Camera
Le nuove imposte 2014 sugli immobili, mini IMU e IUC si detrarranno l’una l’altra: lo prevede uno dei (tanti)
emendamenti alla
Legge di Stabilità
in commissione Bilancio alla Camera. Ne sono stati depositati oltre
3mila, di cui 1.200 inammissibili mentre sugli altri resta da fare un
lungo lavoro di scrematura. Vediamo i più rilevanti:
IMU e IUC
Imposta sugli immobili: si prevede di pagare la
mini IMU di gennaio ma di rendere la somma detraibile dalla
IUC 2014
(che sugli altri immobili si somma all’IMU, eliminata per le abitazioni
principali). La prima è stata introdotta dal Decreto che ha eliminato
il saldo IMU di dicembre per le prime case e prevede a carico del
contribuente il 40% della differenza fra imposta calcolata con aliquota
comunale e quella standard (0,4%) con versamento entro il 16 gennaio.
Tobin Tax
Si propone di modificare la
tassa sulle transazioni finanziarie
riducendo l’aliquota allo 0,01% ed estendendola a tutte le operazioni,
comprese obbligazioni e derivati. Si tratta di una proposta ampiamente
criticata per le ricadute negative, soprattutto per quanto riguarda i
prestiti privati e i finanziamenti alle imprese.
Tassa sul Web
Stretta fiscale
su pubblicità online e commercio elettronico, con (proposta di) obbligo
di acquistare i servizi solo da operatori con partita IVA italiana.
L’obiettivo è evitare che i big del Web fatturino in paesi fiscalmente
più convenienti. La norma prevede che la controllata italiana paghi un
livello di imposte adeguato all’effettivo profitto che trae dalla
pubblicità è dall’e-commerce in Italia.
Cuneo fiscale
Da una parte le forze parlamentari sono tutte d’accordo nel tagliare ulteriormente il
costo del lavoro, dall’altro bisogna reperire i finanziamenti. La proposta prevede che i risparmi della
spending review
vadano destinati a questo scopo, veicolati attraverso uno specifico
fondo da distribuire al 60% per ridurre l’imposizione sul lavoro e al
40% sulle imprese.
Pensioni
In Senato è stato confermato il ritorno all’
indicizzazione
piena per gli assegni fino a tre volte il minimo (1500 euro al mese),
una rivalutazione parziale fra tre e sei volte il minimo (al 90% per i
trattamenti fra tre e quattro volte, al 75% fino a cinque volte, al 50%
per quelli fino a sei volte), mentre restano fermi tutti gli altri. E’
stato anche previsto un nuovo prelievo di solidarietà sulle pensioni
d’oro, superiori a 90mila euro. Si studia una soluzione che porti almeno
fino a
quattro volte il minimo il ritorno all’indicizzazione piena.