Nel 2009 i prezzi che iniziano a calare. Poi due anni (2010 e 2011) di stabilità e infine il nuovo aumento dei costi delle case. È la fotografia del mercato immobiliare in Europa nell’ultimo decennio, presentata nella recente analisi di Eurostat che ha evidenziato l’andamento dei prezzi nell’ultimo anno.
Prezzi delle case: sorride l’Europa, non l’Italia
Nel primo trimestre del 2018 i valori delle case nell’eurozona sono cresciuti del +4,5% su base annuale. Leggera crescita anche nel breve periodo: +0,6% rispetto all’ultimo trimestre del 2017. Dati simili se si allarga la prospettiva a tutti i 28 Paesi Ue (non solo quelli dell’eurozona, dunque): +4,7% di crescita anno su anno, +0,7% in un trimestre. In un contesto generalmente positivo, la nostra è una delle nazioni che hanno fatto registrare un calo nei prezzi delle case: -0,4% in un anno, -0,1% in tre mesi. Peggio, su base annuale, hanno fatto solo Svezia (-0,8%), Cipro (-1,8%) e Malta (-4,7%). Per quanto riguarda gli aumenti, è la Lettonia a guardare tutti dall’alto: +13,7% anno in un anno, davanti a Slovenia (+13,4%), Irlanda (+12,3%) e Portogallo (+12,2%).
In Italia il calo dell’immobiliare è cominciato nel 2012
Tornando all’Italia, l’Eurostat fa notare come la parabola discendente dei prezzi delle case in Italia cominci nel 2012 con un -2,5%. Poi tre ulteriori anni di calo: -6,5% nel 2013, -4,7% nel 2014 e -3,8% nel 2015. Nell’ultimo periodo il calo è stato più contenuto: dopo un 2016 stabile, il 2017 fa segnare un -0,8%.
di Giovanni Marrucci