sabato 7 luglio 2018

Occupazione abusiva di un immobile, il risarcimento del danno tocca allo Stato




Sentenza sicuramente destinata a far discutere e che apre un precedente importante. Il Tribunale di Roma ha condannato lo Stato italiano e il Ministero dell'Interno "a pagare immediatamente", a titolo di risarcimento del danno, la somma di 28 milioni di euro al proprietario di un immobile occupato abusivamente dal 2009.

La sentenza 13719/2018 depositata il 4 luglio fa giurisprudenza. Perché si tratta della prima volta che un'omissione dell'attività dell'autorità amministrativa viene considerata presupposto di un risarcimento I motivi sono da imputarsi alla "mancata prevenzione dell'occupazione " e alla "mancata repressione". Al proprietario viene riconosciuto un danno risarcibile per il diritto di proprietà, data l'impossibilità di disporre del bene e commisurato al valore locatizio del bene stesso, e per il diritto di iniziativa economica, data l'impossibilità di realizzare l'investimento in programma.

Le motivazioni della sentenza del Tribunale di Roma

Nel provvedimento, come reso noto da Confediliza, si sottolinea come "L’occupazione abusiva di un intero compendio immobiliare non lede i soli interessi della parte proprietaria ma lede anche il generale interesse dei consociati alla convivenza ordinata e pacifica e assume un’inequivoca valenza eversiva. La tutela della proprietà e dell’iniziativa economica privata non è alternativa alla tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza pubblica ma ne costituisce una delle manifestazioni più significative unitamente alla tutela della sicurezza e della libertà delle persone”.

La sentenza poi prosegue affermando che : “L’esecuzione degli sgomberi forzati può certamente determinare immediati, ma evidenti e limitati, turbamenti dell’ordine pubblico; la tolleranza delle occupazioni abusive, al contrario, può determinare situazioni di pericolo meno evidenti ma decisamente più gravi nel medio e nel lungo periodo. Tollerare simili occupazioni abusive può consentire il formarsi di ‘zone franche’ utili per ogni genere di traffico illecito”.

La reazione di Confedilizia

“Si tratta di una sentenza di estrema importanza, che ha il merito di mettere in evidenza le gravissime responsabilità di uno Stato che, tollerando per anni comportamenti illegali, lede i diritti costituzionalmente garantiti di proprietà e di iniziativa economica, incomprimibili, e mina le fondamenta della convivenza civile”.