Cresce a febbraio il tasso sui mutui. Secondo quanto reso noto dall’Abi Monthly Outlook di marzo 2017, il mese scorso il tasso medio sulle nuove operazioni per l'acquisto di abitazioni si è attestato al 2,13%, era pari al 2,08% a gennaio 2017 e al 2,02% a dicembre 2016, minimo storico.
In particolare, l’Abi ha fatto sapere: “Il tasso sui prestiti in euro alle famiglie per l’acquisto di abitazioni - che sintetizza l’andamento dei tassi fissi e variabili ed è influenzato anche dalla variazione della composizione fra le erogazioni in base alla tipologia di mutuo – è risultato pari al 2,13% (2,08% il mese precedente, 2,02% a dicembre 2016, minimo storico e 5,72% a fine 2007)”.
E ancora: “Nell’ultimo mese la quota del flusso di finanziamenti a tasso fisso è risultata pari al 78,9% (77,9% il mese precedente; era 74,7% a dicembre 2016)”.
Per quanto riguarda l’andamento del mercato dei mutui, il bollettino mensile ha evidenziato: “A gennaio 2017, l’ammontare complessivo dei mutui in essere delle famiglie ha registrato un variazione positiva del +1,9% nei confronti di fine gennaio 2016 (quando già si manifestavano segnali di miglioramento), confermando, anche sulla base dei dati sui finanziamenti in essere, la ripresa del mercato dei mutui, colta inizialmente con l’impennata dei nuovi mutui”.
Statistiche
I tassi sui mutui ai minimi storici (grafico)
I tassi di interesse sui mutui per le case sono arrivati ai minimi storici. Il tasso medio dei prestiti concessi dalle banche, che considera sia quelli alle famiglie, che quelli alle imprese, è stato del 3,74%. Non si era mai raggiunto un tasso d'interesse così basso. I dati sono contenuti nel rapporto mensile dell'abi, l'associazione banche italiane
Mutui, come scegliere il finanziamento prima dell’acquisto di una casa
Quando arriva il momento di acquistare una casa, molti sono coloro che ricorrono al mutuo ipotecario. Di solito questo tipo di finanziamento copre non più dell’80% del prezzo. Vediamo i fattori a cui prestare attenzione per scegliere la soluzione migliore
Mutui, quanto risparmi se richiedi una percentuale più bassa del valore dell'immobile?
Nonostante questo sia un periodo particolarmente vantaggioso per chi vuol richiedere un mutuo, il tasso applicato dalla banca varia considerevolmente a seconda della percentuale di finanziamento richiesto dall'aspirante mutuatario. Ad essere decisivo è il cosiddetto loan to value, il cui oscillare può garantire risparmi notevoli al consumatore.
Mutui: risparmi fino al 20% per chi rottama il vecchio mutuo
Secondo gli ultimi dati, le erogazioni sarebbero in netto aumento nei primi dieci mesi del 2015. Ma a registrare un vero e proprio boom sono le surroghe, che si attestano al 66,6% del totale dei mutui concessi dalle banche. Fra i vantaggi, oltre alla possibilità di ottenere condizioni migliori, come la possibilità di passare da un tasso fisso a uno variabile o viceversa, vi è la possibilità di rinegoziare lo spread ed è su questo punto, con l’Euribor sotto zero ed Irs ai minimi, che gli utenti hanno la reale possibilità di ottenere un notevole risparmio optando per la rottamazione del vecchio mutuo.
Mutui, surroghe al 66,6% nei primi 10 mesi del 2015
Sul fronte dei finanziamenti i dati più recenti parlano di erogazioni in aumento, ma a registrare un vero e proprio boom sono le surroghe. Nei primi dieci mesi del 2015 i mutui surroga si attestano al 66,6% delle erogazioni totali, seguiti con il 27,4% dai mutui per acquisto della prima casa, in calo rispetto allo stesso periodo del 2014. A renderlo noto l’Osservatorio sul mercato dei mutui di MutuiOnline.it