La nuova normativa presente nello “Sblocca Italia” promette di snellire l’iter burocratico necessario per la realizzazione dei lavori di ristrutturazione dell’abitazione e per gli interventi di frazionamento e accorpamento di unità immobiliari.
Grazie alle nuove norme introdotte dal decreto legge “Sblocca Italia” per il rilancio dell’edilizia, infatti, tutti i cittadini potranno godere di importanti benefici in caso di intervento di frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari, purché senza alterazione di parti strutturali, ma anche e soprattutto per i classici lavori di ristrutturazione dell’abitazione (senza interventi sulle parti strutturali).
Con l’art 17 del DL 133/2014 gli interventi che modificano superfici e volumetrie di singole unità immobiliari, ovvero anche i frazionamenti e gli accorpamenti, costituiscono semplice “manutenzione ordinaria” e possono essere eseguiti semplicemente presentando la Comunicazione Inizio Lavori Asseverata (sempre che non si alterino le parti strutturali).
L’intervento può dunque partire immediatamente, senza la necessità di essere sottoposto, come in precedenza, al “permesso di costruire”. Anche la documentazione viene sensibilmente ridotta, con l’obbligo da parte dell’interessato di allegare soltanto l’elaborato progettuale e la stessa C.I.L. asseverata da un tecnico abilitato.
Non solo: il cittadino non sarà più chiamato alla presentazione degli atti di aggiornamento catastale, dato che il compito spetterà all’amministrazione comunale, ma dovrà soltanto
trasmettere la comunicazione di fine lavori (ad integrazione della C.I.L.).La nuova normativa garantisce anche importanti benefici sul piano economico, estendendo agli interventi su immobili privati il trattamento di favore riservato a quelli di proprietà dello Stato. Il contributo di costruzione non è infatti dovuto nel caso in cui nei lavori non si verifichi un aumento della superficie calpestabile ed è commisurato all’incidenza delle sole opere di urbanizzazione in caso contrario.
Oltre ad intervenire sugli interventi di frazionamento e accorpamento delle unità immobiliari, il decreto “Sblocca Italia” rende più immediato anche l’iter dei classici lavori di ristrutturazione, inclusi i soppalchi abitabili, purché non venga alterata la volumetria complessiva dell’edificio e non siano modificate le parti strutturali. Il cittadino potrà infatti risparmiare tempo e denaro iniziando i lavori senza alcun titolo abilitativo, mentre in passato ogni intervento doveva essere sottoposto al permesso di costruire.