la crisi ha creato un mercato, quello dell'affitto, prima riservato a categorie marginali, e che oggi divide il protagonismo con la vendita. l'aumento dell'offerta, grazie anche a proprietari che decidono di mettere sul mercato immobili sfitti per venire incontro alle spese e all'aumento delle tasse, ha fatto abbassare i canoni anche nel 2014. mentre il governo parallelamente ha messo in campo delle misure volte a movimentare questo settore
in un panorama nazionale di arretramento contenuto (-1,6%) dei canoni d'affitto nel 2014, ci sono ancora città che registrano cali vicini alla doppia cifra proseguendo la caduta generale dei due anni precedenti (2012 e 2013). le flessioni maggiori nei primi nove mesi di quest'anno sono state a bari e a venezia (mestre), rispettivamente -9,8% e -7,7%. a dirlo è stato il rapporto 2014 di soloaffitti che ha messo in evidenza come negli ultimi 5 anni i canoni di affitto delle abitazioni si sono ridotti del 12,5%
anche il governo pensa all'affitto. il piano casa approvato dal consiglio dei ministri ha infatti ridotto l'aliquota sulle cedolare secca per il canone concordato dal 15 al 10%, con risparmi notevoli per i proprietari di casa. le agevolazioni valgono però solo con accordi territoriali aggiornati. il tutto ha accresciuto notevolmente l'interesse per il regime alternativo di tassazione che dapprima ignorata, adesso decisamente amata,la cedolare secca ha vissuto in questo 2014 il suo momento di consolidamento
ma le misure del governo non sono finite qui. nel 2014 è stato infatti istituito il fondo per la morosità incolpevole, mentre sono state introdotte con il decreto sblocca italia un'agevolazione per chi acquista un immobile da destinare all'affitto per otto anni. una brutta notizia per gli inquilini è arrivata dalla corte dei conti: chi denuncia il proprietario che non è in regola con la registrazione del contratto non potrà più usufruire degli sconti fiscali