martedì 6 gennaio 2015

ecco perché il 2015 potrebbe essere un anno buono per i mutui

 

 

il presidente del consiglio, matteo renzi, ha spronato le banche ad erogare di più e ha affermato: "non è possibile che non ci sia un cambio anche nelle regole delle banche mentre noi cambiamo le regole del gioco nel mondo del lavoro. servono degli strumenti finanziari, dei fondi che aiutino il giovane a portare avanti la propria idea". ma cosa ci dobbiamo aspettare dal nuovo anno?

- spread: nel 2014 i principali istituti di credito hanno iniziato a tagliare gli spread, cosa che dovrebbe continuare anche nel corso del 2015. di certo si procede con molta cautela, con la crisi gli istituti di credito sono diventati molti più selettivi e differenziano gli spread in base al loan to value. con il nuovo anno proseguirà la politica del pricing differenziato, ma la forchetta è destinata a scendere e potrebbe assestarsi intorno all'1,6%-2,1%

- maggiore liquidità: l'ipotesi che circola tra gli istituti di credito è quella di impiegare più liquidità nel prodotto mutui. qualora le banche dovessero trovarsi monetizzate le plusvalenze incamerate negli ultimi anni con l'acquisto dei titoli di stato e quindi registrare in bilancio nuova liquidità potrebbero decidere di dirottare il tutto proprio sui mutui

- surroghe: sempre più importanti per il lento recupero del mercato dei mutui, le surroghe - ovvero lo spostamento del mutuo presso un nuovo istituto a condizioni più vantaggiose - faranno da traino anche nel 2015. la ragione è semplice. tagliando gli spread, le banche spingono chi ha stipulato mutui negli ultimi anni a spread più elevati a cercare un modo per aggiornare il contratto alle nuove condizioni