Dal governo Monti in poi la casa ha subito un assalto fiscale del 150%.
Sono semplici ma puntuali le soluzioni proposte da confedilizia:
Introduzione di una cedolare secca per le locazioni commerciali, con avvio sperimentale per nuove attività aperte in locali sfitti o per i “negozi di vicinato”
- Equiparazione del trattamento fiscale dei canoni di locazione abitativi e non abitativi non percepiti;
- Previsione di un limite del 4 per mille alla somma delle aliquote Imu-Tasi per i contratti di locazione a canone calmierato (“concordati” e per studenti universitari);
- Proroga per un quadriennio della cedolare secca al 10 per cento per i contratti di locazione a canone calmierato;
- Ripristino della deduzione Irpef del 15 per cento per i redditi da locazione;
- Soppressione dell’Irpef sugli immobili non locati.