Lavoratrici con adesione alla rottamazione
delle licenze commerciali per l'accesso alla pensione anticipata ma
intrappolate dalla riforma Fornero: la denuncia Fipac Confesercenti e le
soluzioni possibili.

Il presidente di Fipac Confesercenti Massimo Vivoli
Circa
1.500 lavoratrici del settore
Commercio si sono ritrovate
esodate
a causa di un buco normativo nella Riforma delle Pensioni:
approfittando di una legge del 2009 avevano “rottamato” la loro licenza
commerciale per ottenere una
pensione anticipata, che
però non è mai arrivata perché nel frattempo è intervenuta la Legge
Fornero ad alzare i requisiti per l’assegno previdenziale. Rimaste senza
stipendio né pensione come gli altri esodati, queste lavoratrici
scontano anche una
beffa oltre al danno: il fondo dei commercianti potrebbe coprire la loro
salvaguardia.
Indennizzo
L’indennizzo cessazione attività commerciale è infatti
autofinanziato dagli iscritti alla
Gestione commercianti
con apposita aliquota aggiuntiva (0,09%, in vigore fino al 31/12/2014) e
tale fondo presenta un attivo di circa 342 milioni di euro.
E invece il caso degli
esodati del Commercio
è ancora assurdamente in stallo, come ricordato dal presidente Fipac
Confesercenti, Massimo Vivoli, durante l’assemblea dell’associazione del
19 novembre a Roma: da tempo Fipac chiede di intervenire per tutelare
queste esodate: consentendo la pensione con i vecchi requisiti o
allungandone l’indennizzo.
Quadro normativo
La
legge 2/2009 (
articolo 19-ter) ha
consentito fino al 2011 ai titolari e collaboratori di piccole imprese
di vendita al dettaglio, bar e ristoranti di rinunciare alla
licenza commerciale in cambio di un
indennizzo
(trattamento minimo di pensione) fino al raggiungimento della pensione
di vecchiaia. A creare il caso esodati sono state due norme intervenute
nel frattempo: la legge 122/2010 con le
finestre mobili,
che per gli autonomi ha significato 18 mesi di attesa dalla maturazione
dei requisiti pensionistici (60 anni per le donne e 65 per gli uomini);
la
riforma Fornero, che ha innalzato ulteriormente i requisti, soprattutto per le donne.