Il 2016 è stato fino ad ora un buon anno per il mercato immobiliare italiano e nulla lascia pensare che quest’ultimo scorcio di anno che stiamo vivendo inverta la tendenza, anzi tutt’altro.
A dare conforto agli operatori sono i numeri diffusi nei giorni scorsi dall’Osservatorio di Nomisma secondo cui le compravendite immobiliari faranno registrare a fine anno, un incoraggiante +12,3%. La parte della notizia ancora più importante è che a trainare il comparto è soprattutto il settore degli immobili residenziali.
Elemento fondamentale per il determinarsi di una situazione di questo tipo il fatto che, come rilevato ancora una volta da Nomisma nel suo osservatorio, i prezzi degli immobili continuano a scendere, con evidente maggiore facilità dei consumatori a comprare casa, anche se per farlo hanno necessità di ottenere un mutuo dalla banca.
I prezzi medi del mercato sono diminuiti in un range che va dal -0,5% degli immobili residenziali nuovi ed il -1,1% degli uffici. Il 2016 è il terzo anno consecutivo in cui gli importi del mattone italiano si sono ridotti, ma non sarà l’unico secondo Nomisma che, si legge nel documento, si attende una riduzione dello 0,8% anche per il 2017, ma non si può continuare a scendere all’infinito e quindi ecco che, per il 2018, le previsioni sono invece di crescita, anche se minima (0,1%).
Insomma, in Italia finalmente l’incremento delle compravendite residenziali sembra ormai una certezza consolidata e non più una tendenza numerica e, invece, i numeri sono quello che lo provano; negli scorsi 36 mesi le transazioni residenziali sono cresciute del 23,3%, quelle legate ad immobili commerciali del 13%.