Il primo semestre 2016 ha registrato un consolidamento della crescita del numero di richieste, da parte delle famiglie italiane, di nuovi mutui e surroghe: +14,6% rispetto all’anno precedente. A fare il punto è il consueto Barometro Crif, che tuttavia mette in luce il primo segnale negativo dopo quasi tre anni: a giugno 2016 vi è stata una contrazione della domanda di mutuo del 4,6% rispetto al a giugno 2015. È la prima in 35 mesi di fila. Va detto, per smorzare i toni negativi, che questa differenza in negativo è spiegabile con il boom registrato a giugno dello scorso anno.
Spingono ad essere ottimisti, invece, i dati relativi all’importo medio richiesto: a giugno il valore medio richiesto è stato di 122.992 Euro, di poco superiore a quanto registrato nel corrispondente mese dello scorso anno. Considerando il primo semestre nel suo complesso, possiamo parlare di una generale stabilità: rispetto al primo semestre 2015 il dato medio (122.519 Euro) differisce solo dello 0,5%.
Nel primo semestre dell’anno le preferenze degli italiani si sono concentrate in mutui compresi tra 100.000 e 150.000 euro, (rientra in questa fascia il 29,4% del totale delle domande di mutuo); il 78,1% del totale delle domande punta ad ottenere comunque meno di 150.000 euro.
A giugno, in particolare, la durata più comune del finanziamento è tra i 16 e i 20 anni (23,6% del totale), mentre il 20,7% dei mutuatari punta ad un mutuo che duri tra i 21 e i 25 anni e il 20,6% tra i 26 e i 30 anni. La fascia d’età in cui si concentra il maggior numero dei mutuatari è quella dei 35-44 anni (36,1), mentre i 25-34enni – quelli che più degli altri dovrebbero puntare a comprar casa sono solo il 24,7% del totale.