sabato 18 giugno 2016

Bonus Casa: tutti i benefici fiscali

Ristrutturazione, risparmio energetico, adeguamento antisismico, acquisto di mobili ed elettrodomestici: ecco come lo Stato aiuta i contribuenti sul tema casa.

Il Bonus Casa comprende diversi benefici fiscali

Con Bonus casa si intende l’insieme dei benefici concessi al contribuente che esegue lavori o arreda casa.
I benefici consistono in detrazioni dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) di una parte delle spese sostenute per i lavori o per comprare mobili ed elettrodomestici.
Il bonus casa non è quindi una somma di denaro elargita dallo Stato ma uno sconto, o meglio, una detrazione dalle tasse dovute.
Coloro che rientrano nella cosiddetta no tax area, ossia coloro che sono privi di reddito o che hanno un reddito minimo tale da non dover pagare tasse, sono esclusi dal bonus casa.
Per questi soggetti esiste una sola eccezione prevista nel bonus sul risparmio energetico, di cui parleremo più avanti.
Bonus Casa
Gli incentivi fiscali che compongono il bonus casa sono:
- il bonus ristrutturazione
- il bonus risparmio energetico
- il bonus per l’adeguamento antisismico
- il bonus mobili
- il bonus mobili giovani coppie.
Il nostro portale si occupa ormai da tempo di detrazioni fiscali per la casa.
Di seguito riassumeremo le caratteristiche principali di ogni incentivo; al di là di una descrizione dei singoli bonus, su cui peraltro ci siamo già spesi in vari approfondimenti, in questa sede vorrei fornire un aiuto in più.
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La maggior parte dei contribuenti trova difficoltà non tanto nel reperire informazioni di carattere generale, quanto piuttosto nell’individuare quelle davvero importanti per la propria situazione, soprattutto quando si eseguono vari interventi e le detrazioni da considerare sono più di una.
Facciamo allora una rapida carrellata dei bonus previsti per la casa e poi ci concentreremo sulle verifiche importanti da effettuare ogni volta che intendiamo beneficiare di un bonus.

Bonus ristrutturazione

Il bonus ristrutturazione consente di detrarre dall’IRPEF il 50% delle spese sostenute per ristrutturare le abitazioni, le relative pertinenze e le parti comuni di edifici residenziali.
La detrazione è calcolabile fino a un importo massimo di spesa pari a 96.000 euro.
Bonus ristrutturazionePer le parti private residenziali sono ammesse le seguenti categorie di intervento: manutenzione straordinaria, risanamento conservativo, ristrutturazione, restauro e nuova costruzione (quest’ultima limitatamente alle autorimesse).
Ad esse si aggiungono altri interventi che non sono sempre ben inquadrabili nelle categorie precedenti:
- eliminazione delle barriere architettoniche;
- misure finalizzate a prevenire il rischio di compimento di atti illeciti da parte di terzi (es. inferriate, porte blindate, impianto di allarme);
- interventi finalizzati alla cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico;
- interventi per il conseguimento di risparmi energetici;
- bonifica dell’amianto;
- opere volte a evitare gli infortuni domestici.
Per le parti comuni residenziali sono ammesse le medesime categorie prima indicate, con l’aggiunta degli interventi di manutenzione ordinaria.

Bonus risparmio energetico

Il bonus risparmio energetico permette di detrarre dall’IRPEF il 65% delle spese sostenute per interventi di miglioramento energetico degli immobili.
Fra gli interventi agevolabili ricordiamo:
- quelli inerenti l’involucro edilizio, come l’isolamento del tetto e delle pareti, la sostituzione di serramenti e porte di ingresso, l’installazione di schermature solari;
- quelli inerenti gli impianti termici, come l’installazione di pannelli solari termici, la sostituzione di impianti di riscaldamento o di produzione di acqua calda sanitaria con impianti alimentati da caldaie a condensazione, pompe di calore o sistemi geotermici. A partire dal 2015 sono stati inclusi i generatori a biomasse (come le stufe a pellet) e dal 2016 i dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, acqua calda sanitaria e condizionamento.
Bonus risparmio energeticoPer gli interventi di risparmio energetico sono stabiliti dei tetti massimi di detrazione, suddivisi per ambito di intervento:
- 100.000 euro per la riqualificazione energetica globale di interi edifici, comprendendo qualsiasi intervento, o insieme sistematico di interventi, che permetta all’immobile di raggiungere un indice di prestazione energetica inferiore a precisi limiti;
- 60.000 euro per interventi sull’involucro degli edifici;
- 60.000 euro per l’installazione di pannelli solari termici;
- 30.000 euro per la sostituzione di impianti termici e controllo da remoto.
Abbiamo accennato all’inizio dell’articolo ad una eccezione prevista per i soggetti che rientrano nella no tax area. A partire dal 1° gennaio 2016 è concesso a queste persone di cedere, in alternativa alla detrazione sul risparmio energetico, il corrispondente credito ai fornitori che hanno eseguito il lavoro.
Questa scelta può avvenire solo per interventi di riqualificazione energetica di parti comuni di edifici condominiali e con le modalità stabilite dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 22 marzo 2016.

Bonus per adeguamento antisismico

La Legge 3 agosto 2013 n.90 ha introdotto la detrazione del 65% per l'adeguamento antisismico di edifici adibiti a prima casa e ad attività produttive.
Questa detrazione è ammessa per interventi realizzati su edifici ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità, con un tetto limite di spesa di 96.000 euro.
Si tratta di un caso particolare della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie per il quale si concede una detrazione maggiore rispetto al 50% previsto per tutti gli altri interventi.
Bisogna quindi distinguere tra la detrazione sul risparmio energetico–65% e la detrazione sulle ristrutturazioni edilizie–50% (con l'eccezione dell'innalzamento di tale percentuale al 65% nel caso di adeguamento antisismico).
Per l'adeguamento antisismico è necessario rispettare gli adempimenti previsti per la detrazione sulle ristrutturazioni edilizie.

Bonus mobili ed elettrodomestici

Bonus mobili ed elettrodomesticiI contribuenti che fruiscono del bonus ristrutturazioni possono beneficiare, in alcuni casi, di un’ulteriore detrazione per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici finalizzati all'arredo dell'immobile oggetto dei lavori.
Stiamo parlando del bonus mobili tramite il quale la detrazione è concessa nella misura del 50% delle spese documentate e sostenute per mobili ed elettrodomestici, fino a un ammontare di spesa complessivo di 10.000 euro.
La detrazione riguarda l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica A+ (A per i forni), come ad esempio: letti, armadi, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, divani, materassi, apparecchi di illuminazione, frigoriferi, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, forni a microonde, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Bonus mobili giovani coppie

La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto il nuovo bonus mobili giovani coppie.
Bonus mobili giovani coppieLe giovani coppie che nel 2015 o 2016 hanno acquistato l’abitazione principale, o che lo faranno entro il 31 dicembre 2016, possono fruire di una detrazione dall’IRPEF pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili nuovi (no elettrodomestici), per un importo massimo di spesa pari a 16.000 euro.
I requisiti da rispettare e che di seguito citeremo devono essere soddisfatti nell’anno 2016. La sussistenza dei requisiti può essere anteriore o successiva alla data di acquisto dei mobili.
Requisiti delle giovani coppie:
- coppie sposate o conviventi da almeno 3 anni nel 2016;
- almeno un componente della coppia non deve aver superato i 35 anni (può comunque compierli nel 2016).
Requisiti per l’acquisto dell’immobile:
- l’acquisto deve avvenire nel 2015 o nel 2016;
- l’immobile deve essere adibito ad abitazione principale.

Verificare i requisiti dell’edificio

Abbiamo prima parlato dell’importanza di effettuare alcune verifiche ogni volta che si intende beneficiare di un bonus.
La prima verifica riguarda l’immobile oggetto d’intervento.
Infatti non tutti gli immobili sono ammessi ai vari bonus per la casa.
L’unico incentivo che accetta immobili sia nuovi che esistenti è il bonus mobili giovani coppie, purché l’immobile abbia destinazione residenziale.
Bonus casa requisitiGli altri bonus ammettono solo edifici esistenti, compresi accessori e parti comuni.
Ogni bonus aggiunge poi ulteriori restrizioni:
- Il bonus ristrutturazioni e il bonus mobili richiedono solo edifici esistenti a destinazione residenziale (sempre compresi accessori e parti comuni).
- Il bonus risparmio energetico e il bonus per l’adeguamento antisismico ammettono invece immobili esistenti di qualsiasi categoria catastale (residenziali e non). Inoltre il bonus risparmio energetico richiede che l’immobile sia già dotato di impianto di riscaldamento (ad eccezione dell’intervento di installazione di pannelli solari termici) e pone l’ulteriore obbligo che in caso di divisione dell’immobile in più unità abitative sia mantenuto un impianto di riscaldamento centralizzato.

Verificare i requisiti degli interventi

Spesso si elencano i lavori che possono beneficiare dei vari bonus, ma si dimentica di dire che ogni tipo di intervento deve rispondere a specifici requisiti tecnici per essere davvero ammesso ad un bonus.
Interventi bonus casaPrendiamo un esempio molto comune: la sostituzione della caldaia.
Questo intervento può accedere al bonus ristrutturazioni oppure al bonus risparmio energetico. Per ognuno dei due bonus sono però richiesti requisiti differenti.
Per il bonus ristrutturazioni è semplicemente necessario che la nuova caldaia apporti una miglioria rispetto alla situazione esistente. Ciò in pratica avviene sempre perché una nuova caldaia è certamente più efficiente di una caldaia installata qualche anno fa.
Ai fini del bonus risparmio energetico è invece obbligatorio optare per una caldaia a condensazione oppure per una caldaia a biomassa. Per ognuna di esse sono poi stabilite regole precise, come la contestuale installazione di valvole termostatiche sui termosifoni quando si installa una caldaia a condensazione.
L’esempio della caldaia serve a capire che una prima analisi su come vogliamo eseguire l’intervento e su quale detrazione intendiamo beneficiare è fondamentale per non avere brutte sorprese.
Il rispetto dei requisiti minimi non riguarda solo le caldaie, ma va sempre verificato per qualsiasi altro intervento.

Verificare chi può beneficiare del bonus

Possono beneficiare dei vari bonus tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF).
I soggetti che rientrano nella no tax area sono esclusi, con l’unica eccezione contemplata dal bonus risparmio energetico relativamente ai lavori eseguiti su parti comuni.
Per il bonus giovani coppie abbiamo già visto quali sono i requisiti delle coppie che possono beneficiarne.
Per tutti gli altri bonus è bene fare delle precisazioni. Finché parliamo di proprietari, comproprietari, affittuari e comodatari dell’immobile, generalmente non sorgono dubbi. Sappiamo che questi soggetti hanno diritto a beneficiare dei vari bonus purché sostengano personalmente le spese.
Qualche complicazione sorge quando si parla di familiari conviventi del proprietario.
Ecco due considerazioni importanti:
- Sono familiari conviventi il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado conviventi con il proprietario dell’immobile. Quindi attenzione alle coppie conviventi non sposate.
- Il familiare convivente può accedere ai bonus solo per interventi e acquisto di mobili ed elettrodomestici inerenti immobili in cui si esplica la convivenza. Va bene dunque la casa in cui risiede abitualmente la famiglia, la casa al mare o in montagna, ma non una casa data in affitto ad altri.

Verificare i limiti massimi e la cumulabilità dei bonus

Tetti massimi detrazioniNella descrizione sintetica di ogni bonus abbiamo riportato degli importi massimi.
Vorrei sottolineare che per alcuni bonus la normativa parla di tetti massimi di spesa su cui calcolare la detrazione, mentre per altri bonus parla di tetti massimi di detrazione.
Sono concetti molto differenti, per cui è importante prestarvi attenzione.
Inoltre, ricordo che il bonus ristrutturazioni e il bonus risparmio energetico non sono cumulabili per le medesime spese, ma nessuno ci vieta, nell’ambito di una ristrutturazione che comprende vari lavori, di beneficiare di entrambi i bonus per spese diverse.
Ad esempio per la demolizione e la ricostruzione di tramezzi interni possiamo beneficiare del bonus ristrutturazioni e per la sostituzione dei serramenti del bonus risparmio energetico.
Sempre in tema di cumulabilità è utile sapere che il bonus mobili ed elettrodomestici non può essere sommato al bonus mobili giovani coppie, nemmeno per acquisti diversi.
È sempre obbligatorio scegliere uno dei due.

Verificare gli adempimenti

Sono previsti adempimenti differenti per ogni bonus.
Non solo. In base al tipo di intervento ogni specifico bonus può richiedere documenti diversi.
A volte basta semplicemente conservare le fatture e le ricevute dei bonifici, altre volte la situazione si complica ed oltre a questi documenti bisogna conservare copia della pratica edilizia, copia della comunicazione ASL, copia della delibera assembleare, copia di ripartizione delle spese condominiali, ecc.
Inoltre per il solo bonus risparmio energetico è richiesta la cosiddetta pratica ENEA.
Non si tratta di adempimenti e documenti particolarmente complicati, tuttavia la casistica è vasta ed elencare in questa sede tutte le possibilità rischierebbe solo di portare confusione.
Per chi si trova in difficoltà su questo punto, consiglio di farsi guidare da un professionista esperto.

Attenzione ai pagamenti

Ogni bonus prevede precise modalità di pagamento sulle quali non è possibile commettere errori, pena la perdita dei benefici.
Pagamenti detrazioniIl bonus ristrutturazioni, il bonus risparmio energetico e il bonus per l’adeguamento antisismico ammettono solo bonifici appositi per le detrazioni fiscali, che si differenziano dai bonifici ordinari perché, oltre ai soliti dati, bisogna indicare il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o partita IVA del destinatario del bonifico.
Inoltre su questi bonifici le banche e le poste devono applicare una ritenuta pari all’8%.
Il bonus mobili ed elettrodomestici ammetteva fino a poco tempo fa le seguenti modalità di pagamento:
- bonifico per le detrazioni fiscali;
- bancomat;
- carta di credito.
Con circolare Agenzia Entrate n.7 del 31 marzo 2016, oltre ai precedenti metodi è stato ammesso il bonifico ordinario.
Per il bonus mobili giovani coppie valgono le stesse modalità di pagamento del bonus mobili ed elettrodomestici.