Leasing immobiliare di Unicredit, come funzionerà lo strumento di finanziamento alternativo al mutuo
Il leasing immobiliare per la prima casa è stato introdotto dalla legge di stabilità 2016,
ma fino a ora chi ha provato ad accedervi si è visto respingere dalle
banche, che ancora non avevano provveduto a dotarsi di procedure e
strumenti per operare in quest'ambito. Unicredit arriva prima, dando il via all'esplorazione di un mercato per il quale la stessa banca di piazza Gae Aulenti ha avuto dimostrazione che l'interesse c'è.
Contattata da Idealista, Unicredit ha fatto sapere che “non ci sono stime precise sui numeri ma in questi mesi abbiamo raccolto diverse manifestazioni di interesse ancor prima che il prodotto uscisse”.
Compreso un primario istituto italiano come quello guidato da Federico Ghizzoni, che pure aveva già una controllata, Unicredit Leasing, che di locazione finanziaria già si occupava, non solo per quanto riguarda beni strumentali, ma anche nell'immobiliare. Anche se, prima del cambiamento di normativa, era limitato a immobili destinati allo svolgimento di un'attività.
Il meccanismo è, in sé, semplice: la banca, tramite la sua controllata dedicata, acquisterà l’immobile e l’utilizzatore pagherà un canone periodico. Al termine del periodo definito, potrà riscattare la casa.
“Il leasing immobiliare è uno strumento innovativo – ha dichiarato Gabriele Piccini, country chiarman Italy di Unicredit – che va incontro soprattutto alle esigenze dei giovani”. Fino ai 35 anni, infatti, e con un reddito che non superi i 55.000 euro, il 19% dei canoni pagati per il leasing potrà essere detratto in dichiarazione dei redditi, fino a un tetto massimo di 8.000 euro annui. Per quanto riguarda la maxirata finale, il limite si attesta a 20.000 euro.
Le agevolazioni non spariscono, ma si dimezzano, per gli over 35 (vale a dire 4.000 euro di detrazione annuale massima e 10.000 euro per il riscatto finale). Non cambiano i requisiti reddituali.
Un'importante tutela è offerta dal leasing immobiliare nel caso malaugurato in cui si perda il lavoro. “Il legislatore, infatti, ha previsto la possibilità di chiedere la sospensione della rata per un massimo di 12 mesi” ha ricordato Corrado Piazzalunga, amministratore delegato di Unicredit Leasing, convinto che “Questa iniziativa potrà anche imprimere nuovo slancio alla ripresa del mercato immobiliare, con effetti positivi in termini di generazione di nuovi posti di lavoro nel settore delle costruzioni e con un contributo utile nel fare emergere il sommerso degli affitti immobiliari”.
“Stiamo parlando di un mercato che in Italia conta oltre 1 milione 100 mila persone. Si tratta di un nuovo strumento che si aggiunge al tradizionale mutuo. Il leasing, infatti, è rivolto soprattutto ai quei giovani o a quelle coppie che, grazie a questo strumento, potranno ambire a un immobile più grande rispetto a quello che potrebbero permettersi ricorrendo a un mutuo ipotecario” ha dichiarato ancora Piccini.
Per quanto concerne il processo di valutazione e le tempistiche di rilascio, Unicredit asserisce che i tempi saranno in linea con quelli di un normale mutuo ipotecario.
Contattata da Idealista, Unicredit ha fatto sapere che “non ci sono stime precise sui numeri ma in questi mesi abbiamo raccolto diverse manifestazioni di interesse ancor prima che il prodotto uscisse”.
Compreso un primario istituto italiano come quello guidato da Federico Ghizzoni, che pure aveva già una controllata, Unicredit Leasing, che di locazione finanziaria già si occupava, non solo per quanto riguarda beni strumentali, ma anche nell'immobiliare. Anche se, prima del cambiamento di normativa, era limitato a immobili destinati allo svolgimento di un'attività.
Il meccanismo è, in sé, semplice: la banca, tramite la sua controllata dedicata, acquisterà l’immobile e l’utilizzatore pagherà un canone periodico. Al termine del periodo definito, potrà riscattare la casa.
“Il leasing immobiliare è uno strumento innovativo – ha dichiarato Gabriele Piccini, country chiarman Italy di Unicredit – che va incontro soprattutto alle esigenze dei giovani”. Fino ai 35 anni, infatti, e con un reddito che non superi i 55.000 euro, il 19% dei canoni pagati per il leasing potrà essere detratto in dichiarazione dei redditi, fino a un tetto massimo di 8.000 euro annui. Per quanto riguarda la maxirata finale, il limite si attesta a 20.000 euro.
Le agevolazioni non spariscono, ma si dimezzano, per gli over 35 (vale a dire 4.000 euro di detrazione annuale massima e 10.000 euro per il riscatto finale). Non cambiano i requisiti reddituali.
Un'importante tutela è offerta dal leasing immobiliare nel caso malaugurato in cui si perda il lavoro. “Il legislatore, infatti, ha previsto la possibilità di chiedere la sospensione della rata per un massimo di 12 mesi” ha ricordato Corrado Piazzalunga, amministratore delegato di Unicredit Leasing, convinto che “Questa iniziativa potrà anche imprimere nuovo slancio alla ripresa del mercato immobiliare, con effetti positivi in termini di generazione di nuovi posti di lavoro nel settore delle costruzioni e con un contributo utile nel fare emergere il sommerso degli affitti immobiliari”.
“Stiamo parlando di un mercato che in Italia conta oltre 1 milione 100 mila persone. Si tratta di un nuovo strumento che si aggiunge al tradizionale mutuo. Il leasing, infatti, è rivolto soprattutto ai quei giovani o a quelle coppie che, grazie a questo strumento, potranno ambire a un immobile più grande rispetto a quello che potrebbero permettersi ricorrendo a un mutuo ipotecario” ha dichiarato ancora Piccini.
Per quanto concerne il processo di valutazione e le tempistiche di rilascio, Unicredit asserisce che i tempi saranno in linea con quelli di un normale mutuo ipotecario.