Accordo ABI consumatori sulla possibilità di sospendere per 12 mesi le rate dei finanziamenti alle famiglie in caso di necessità: come funziona l'agevolazione.
Dopo quello con le PMI arriva anche l’accordo dell’ABI (associazione banche italiane) con le associazioni dei consumatori per la moratoria sui finanziamenti alle famiglie, in particolare mutui e prestiti: dal primo aprile, è possibile sospendere per un massimo di 12 mesi la quota capitale su mutui e crediti al consumo, a determinate condizioni. L’intesa è stata firmata dall’ABI e da Acu, Adiconsum, Adoc, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento difesa del cittadino e Unione nazionale consumatori. Critiche, invece, da Altroconsumo.
- ritardo di pagamento superiori a 90 giorni, o per i quali sia interventua la decadenza dal contratto;
- hanno già fruito di una sospensione per 12 mesi;
- fruiscono di agevolazioni pubbliche;
- sono coperti da assicurazione sul rischio;
- sono assistiti dalla cessione del quinto (dello stipendio o della pensione);
- finanziamenti delle carte di credito revolving o di apertura di credito.
Per chiedere la moratoria, deve essersi verificato, entro due anni dalla richiesta, uno dei seguenti eventi:
- cessazione del rapporto di lavoro subordinato: sono esclusi i casi di risoluzione consensuale, pensionamento, licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo, dimissioni non per giusta causa;
- cessazione di rapporto di lavoro di collaborazione: riguarda i rapporti previsti dall’articolo 49, comma 3 codice di procedura civile, ovvero rapporti di agenzia, di rappresentanza commerciale, altri rapporti di collaborazione che si concretino in una prestazione di opera continuativa e coordinata, prevalentemente personale, anche se non a carattere subordinato;
- sospensione dal lavoro o riduzione di orario per almeno 30 giorni: come detto, questo è l’unico caso in cui può essere concessa anche la moratoria mutui;
- decesso o insorgenza di condizioni di non autosufficienza.