Facile.it e Prestiti.it hanno svolto un'analisi sulle richieste di mutuo e prestiti per ristrutturare una casa per capire quale sia la scelta migliore. Il risultato sono 10 linee guida da considerare per capire se è meglio propendere per uno o per l'altro.
1) Quanto chiedere Il primo punto da valutare è quanto richiedere a banche e società del credito. In generale può convenire orientarsi verso un prestito personale se il taglio del finanziamento è più contenuto anche se, di fatto, è possibile richiedere sino a circa 70mila euro. I mutui per ristrutturare, invece, sono la soluzione più indicata per chi mira a importi maggiori; non ci sono valori minimi e ogni istituto applica le proprie politiche, ma normalmente il credito viene concesso a partire dai 30mila euro.
2) Il tasso da considerare Per i prestiti personali per ristrutturazione, a seconda dell'importo e della durata, le migliori offerte hanno un TAEG che oscilla, attualmente, tra il 5,44% e il 7,98%. Per un mutuo ristrutturazione prima casa, invece, bisogna scegliere tra tasso variabile (migliori TAEG tra lo 0,78% e lo 0,83%) o fisso (migliori TAEG tra l’1,50% e il 2,08%).
3) I costi accessori Sul costo complessivo del finanziamento gravano anche altri elementi. Nello specifico, per il prestito personale, sono da considerare generalmente le spese di istruttoria, di incasso e gestione rata, quelle di notifica e di chiusura pratica, l'imposta di bollo, e, se previsti, eventuali costi iniziali o assicurativi. Per i mutui ristrutturazione, invece, la lista non finisce qui e, quindi, le spese aumentano. In aggiunta bisogna considerare il perito (in media il suo intervento costa tra i 200 e i 300 euro, variabili anche in funzione del numero di perizie necessarie) e l'atto (il cui costo è legato al valore dell'iscrizione ipotecaria) che il notaio dovrà redigere per finalizzare il mutuo. Bisogna mettere in conto anche i costi relativi all'assicurazione scoppio e incendio, obbligatoria per l’ottenimento di un mutuo ristrutturazione.
4) Le garanzie Per entrambi i finanziamenti è necessario, in primis, che il richiedente abbia un reddito fisso di importo sufficiente a sostenere le rate da rimborsare. Se per il prestito personale questo rappresenta, nella maggior parte dei casi, l'unico requisito richiesto, per il mutuo ristrutturazione, invece, è necessaria anche una garanzia reale, rappresentata dall'iscrizione dell'ipoteca sull’immobile che si intende ristrutturare.
5) Il tempo di erogazione - Un punto di forza dei prestiti personali sono propri i tempi rapidi di erogazione, che variano generalmente tra le 24 ore e i 15 giorni. Il mutuo ristrutturazione, invece, segue il normale iter di un mutuo tradizionale per l'acquisto casa che è notoriamente più lungo.
6. Il mutuo SAL Altra differenza tra mutuo e prestito ristrutturazione è rappresentata dalla modalità di erogazione. Con il prestito la somma viene sempre concessa in un'unica soluzione, mentre per il mutuo le opzioni sono due. Se l'importo richiesto è elevato, o addirittura superiore al valore che ha l'abitazione prima dei lavori di ristrutturazione, l'istituto di credito potrebbe proporre un cosiddetto mutuo SAL (Stato Avanzamento Lavori). Si tratta di una particolare formula di finanziamento che prevede l'erogazione dell'importo in diverse tranches, ognuna rilasciata dalla banca solo dopo che un perito abbia accertato il nuovo valore acquisito dall'immobile all'avanzare dei lavori.
7. La scelta della durata Il prestito personale ha una durata massima di 10 anni e per questo motivo viene generalmente preferito per finanziamenti contenuti. Il mutuo ristrutturazione, di contro, può arrivare anche a 30-35 anni.
8. Le detrazioni Il mutuo ristrutturazione dà diritto a una detrazione annua Irpef del 19% degli interessi pagati sul mutuo (importo massimo su cui calcolare la detrazione: 2.582,25 euro). Il prestito personale, invece, non dà diritto ad alcuna detrazione. Per il proprietario rimane valida (indipendentemente dal fatto che si opti per un prestito personale, un mutuo, o persino attingendo dai propri risparmi) la possibilità di godere delle detrazioni fiscali legate all’intervento di ristrutturazione.
9. Se esiste già un mutuo ipotecario? Cosa accade se sulla casa da ristrutturare grava già un mutuo ipotecario? Due le alternative: se il proprietario vuole richiedere un nuovo mutuo, e non dispone di altre garanzie reali, la banca potrebbe proporre un mutuo sostituzione con liquidità per ristrutturazione, soluzione che consente di sostituire il primo finanziamento con uno nuovo che include anche una quota di liquidità aggiuntiva da utilizzare per i lavori. In questo caso, però, attenzione alle somme richieste: l'istituto di credito non concederà un nuovo finanziamento se l'ammontare complessivo supera l'80% del valore dell’immobile. La seconda soluzione è il prestito personale che, come spiegato, non necessita di garanzie reali per essere concesso anche se, prima di dare l'approvazione, la società del credito verificherà che il richiedente abbia una capacità reddituale tale da permettergli di sostenere le rate dei finanziamenti in corso.
10. Penali ed estinzione anticipata Per entrambi i finanziamenti il debitore può decidere di estinguere il debito, totalmente o in parte, prima della sua scadenza naturale. A partire da febbraio 2007, per il mutuo ristrutturazione prima casa, la banca non può applicare alcuna penale per l'estinzione anticipata; nel caso di prestito personale, invece, attenzione perché a seconda del contratto sottoscritto, potrebbe essere previsto il pagamento di un indennizzo, compreso tra lo 0,5% e l'1% del valore del prestito, a favore della società che lo ha concesso.