Nuove misure a sostegno dell'acquisto della prima casa: dallo Stato via libera al fondo di garanzia istituito dalla Legge di Stabilità 2014. L'accesso al prestito sarà più facile per giovani coppie, giovani under 35, assegnatari delle case popolari e famiglie mono-genitoriali e con figli minori.
Via libera al fondo che concede garanzie sui mutui ipotecari per l'acquisto o per realizzare interventi di ristrutturazione o di efficienza energetica di immobili destinati ad essere utilizzati come abitazione principale. Il fondo di garanzia era stato istituito nove mesi fa dalla Legge di Stabilità 2014, ma solo ora arriva la firma del Ministro dell'Economia e di quello del Lavoro al decreto che ne regolamenta la concessione. L'obiettivo è quello di ridare linfa al mercato dell'edilizia residenziale, e secondo le previsioni, in tre anni potrebbero essere realizzate circa 50 mila transazioni immobiliari.
L'importo massimo del prestito per il quale potrà scattare la fidejussione è fissato a 250 mila euro, ma la garanzia ne copre fino al 50%; le condizioni dei mutui ipotecari sui quali viene richiesta la garanzia verranno patteggiate direttamente tra acquirenti e banche, che potrebbero decidere di contenere i tassi di interesse visto il rischio ridotto al quale si espongono grazie all'intervento dello Stato.
Potranno accedere al fondo tutti coloro che hanno fatto richiesta di mutuo per l'acquisto di una abitazione principale all'interno del territorio nazionale, ad esclusione di case di lusso, ville, castelli e dimore storiche. Nessun altro requisito di età o reddito ne limita l'accesso, ma la priorità sarà data alle richieste di garanzia sui mutui per le giovani coppie, per le famiglie con un unico genitore e con figli minori, per gli assegnatari delle case popolari e per i giovani sotto i 35 anni con lavoro precario.
Le coperture del fondo consistono in 200 milioni di euro per ognuno degli anni dal 2014 al 2016, il che significa circa 16 mila mutui di importo massimo ammesso ogni anno, considerando che il decreto prevede di accantonare il 10% del capitale garantito per ogni mutuo. Il decreto sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dopo l'ok della Corte dei Conti.