manca
ancora quasi un mese all'avvio della maxioperazione di “quantitative
easing” della banca centrale europea, ma sul fronte del mercato dei
mutui già si affilano le armi. per cercare di accaparrarsi fette di un
mercato reso ancora più competitivo dai risicati margini che offrono i
bassi tassi di interesse, non resta che agire di fantasia
così ha fatto intesa-san paolo, che a partire dal primo febbraio ha inserito due novità nel suo “mutuo domus” a tasso variabile. la prima è un ulteriore calo dello spread, all'1,65%, con uno sconto dello 0,75% rispetto alle condizioni abituali. con l'euribor a un mese prossimo allo zero, in pratica al momento è tutto quello che si paga a livello di interessi. il tasso vale per finanziamenti fino al 50% del valore dell'immobile. tra il 50 e il 70 per cento sale al 2,05%, che diventa il 2,15 tra il 70 e l'80. maggiori finanziamenti non sono previsti
in aggiunta, l'istituto di credito milano-torinese abbina per un anno la polizza auto viaggiaconme a costo zero. la polizza comprende la scatola nera collegata alla centrale operativa 24 ore su 24. al momento la promozione è prevista per le domande presentate entro il 30 aprile, con erogazione del mutuo entro il 31 dicembre
in attesa di risposte di altri istituti sul fronte delle offerte “accessorie”, c'è già chi all'incirca si allinea su quello del tasso sotto il due per cento. come il banco popolare, la cui ultima versione del mutuo “last minute”, sottoscrivibile fino al 31 marzo (con erogazione entro il 30 giugno), propone uno spread all'1,70% fino ai 15 anni, che sale all'1,85% per orizzonti più lunghi. tale differenziale è, però, applicato all'euribor a tre mesi. anch'esso non lontano dall'essere piatto, ma comunque in grado di far salire la rata di uno 0,05% circa al momento
scade a fine marzo anche “mutuo verso casa” di credem. l'istituto emiliano attira i clienti con una succulenta promozione che rinvia di sei mesi il primo esborso per le rate. per mezzo anno, infatti, il tasso annuo netto è zero, poi sale all'1,85%+euribor a 3 mesi fino al 50% del valore dell'immobile
scade a fine febbraio, ma già più volte è stata prolungata, l'offerta mutuo valore italia di unicredit. se si opta per un tasso variabile, lo spread è all'1,75% sull'euribor a tre mesi, in caso si chieda fino al 50% del valore dell'immobile. di per sé competitivo, ma che lievita un po' con spese di istruttoria tra i 750 e i 1.300 euro e le spese di gestione. queste ultime possono essere evitate se si è correntisti unicredit. si vedrà se è in corso di approntamento una risposta alla sfida lanciata dalla grande rivale per il ruolo di primo istituto del paese, intesa-san paolo
fin qui si è parlato di tassi variabili. molte altre sono le offerte che si aggirano, indici attuali alla mano, attorno al 2%. per orizzonti di tempo di 20 anni e percentuali di finanziamento che non superino l'80% del valore dell'immobile, sempre più numerose sono anche le proposte di mutui a tasso fisso in una forchetta compresa tra il 3,20 e il 3,75 per cento. la scelta dipende, ovviamente, dalla propria propensione a rischiare una scommessa su quanto a lungo il denaro continuerà a costare zero
così ha fatto intesa-san paolo, che a partire dal primo febbraio ha inserito due novità nel suo “mutuo domus” a tasso variabile. la prima è un ulteriore calo dello spread, all'1,65%, con uno sconto dello 0,75% rispetto alle condizioni abituali. con l'euribor a un mese prossimo allo zero, in pratica al momento è tutto quello che si paga a livello di interessi. il tasso vale per finanziamenti fino al 50% del valore dell'immobile. tra il 50 e il 70 per cento sale al 2,05%, che diventa il 2,15 tra il 70 e l'80. maggiori finanziamenti non sono previsti
in aggiunta, l'istituto di credito milano-torinese abbina per un anno la polizza auto viaggiaconme a costo zero. la polizza comprende la scatola nera collegata alla centrale operativa 24 ore su 24. al momento la promozione è prevista per le domande presentate entro il 30 aprile, con erogazione del mutuo entro il 31 dicembre
in attesa di risposte di altri istituti sul fronte delle offerte “accessorie”, c'è già chi all'incirca si allinea su quello del tasso sotto il due per cento. come il banco popolare, la cui ultima versione del mutuo “last minute”, sottoscrivibile fino al 31 marzo (con erogazione entro il 30 giugno), propone uno spread all'1,70% fino ai 15 anni, che sale all'1,85% per orizzonti più lunghi. tale differenziale è, però, applicato all'euribor a tre mesi. anch'esso non lontano dall'essere piatto, ma comunque in grado di far salire la rata di uno 0,05% circa al momento
scade a fine marzo anche “mutuo verso casa” di credem. l'istituto emiliano attira i clienti con una succulenta promozione che rinvia di sei mesi il primo esborso per le rate. per mezzo anno, infatti, il tasso annuo netto è zero, poi sale all'1,85%+euribor a 3 mesi fino al 50% del valore dell'immobile
scade a fine febbraio, ma già più volte è stata prolungata, l'offerta mutuo valore italia di unicredit. se si opta per un tasso variabile, lo spread è all'1,75% sull'euribor a tre mesi, in caso si chieda fino al 50% del valore dell'immobile. di per sé competitivo, ma che lievita un po' con spese di istruttoria tra i 750 e i 1.300 euro e le spese di gestione. queste ultime possono essere evitate se si è correntisti unicredit. si vedrà se è in corso di approntamento una risposta alla sfida lanciata dalla grande rivale per il ruolo di primo istituto del paese, intesa-san paolo
fin qui si è parlato di tassi variabili. molte altre sono le offerte che si aggirano, indici attuali alla mano, attorno al 2%. per orizzonti di tempo di 20 anni e percentuali di finanziamento che non superino l'80% del valore dell'immobile, sempre più numerose sono anche le proposte di mutui a tasso fisso in una forchetta compresa tra il 3,20 e il 3,75 per cento. la scelta dipende, ovviamente, dalla propria propensione a rischiare una scommessa su quanto a lungo il denaro continuerà a costare zero