Noi italiani, si sa, abbiamo sempre amato abitare in una casa di proprietà piuttosto che in affitto e, nonostante la crisi abbia frenato la corsa al mattone, comprare la prima abitazione è ancora un traguardo ambito da molti. Se state risparmiando per acquistare la vostra prima casa, oltre al prezzo pensate a queste domande: quali spese dovrò sostenere? Potrò usufruire delle agevolazioni prima casa? Vediamo insieme sei spese, e le eventuali agevolazioni, con cui fare i conti in occasione dell’acquisto della vostra prima casa.
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Spese di accensione del mutuo. Se pensate di accendere un mutuo dovrete pagare gli interessi alla banca: molte banche agevolano l’acquisto della prima casa concedendo tassi inferiori a quelli per le seconde case e coprono solitamente fino all’80% del valore dell’immobile. Oltre al tasso applicato ci sono però da considerare le spese di accensione del mutuo: la polizza incendio e scoppio, la polizza vita, la perizia bancaria e gli interessi di preammortamento tecnico.
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Gli interessi di preammortamento tecnico sono i più insidiosi perché meno conosciuti e potenzialmente molto onerosi; consistono negli interessi da corrispondere alla banca nel periodo compreso tra la data del rogito e la data di avvio del piano di ammortamento. Alcune banche offrono maggiore flessibilità riguardo alla data di avvio del mutuo: coordinare le possibilità offerte dal finanziatore con la data del rogito permette di minimizzare o azzerare questo costo che spesso rimane nascosto tra le righe.
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L’agenzia immobiliare. Se per l’acquisto della vostra casa vi siete rivolti ad un intermediario, di solito un’agenzia immobiliare, dovrete corrispondergli una parcella che oscilla in genere tra il 2% e il 4% del valore dell’immobile. Attenzione però che non tutte le agenzie immobiliari sono uguali: alcune vi seguiranno con pazienza e professionalità anche fino all’atto mentre altre vi metteranno fretta per concludere l’affare e sparire subito dopo la firma del compromesso. È importante scegliere l’agenzia con cura e leggere attentamente le condizioni contrattuali contenute nella proposta di acquisito prima di firmarla e riconsegnarla all’intermediario.
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La parcella notarile. Al momento del rogito dovrete corrispondere la parcella professionale al notaio, di solito si tratta di un onorario che va dal 2% al 4% del valore di acquisto; è bene ricordare che non essendoci più i minimi tariffari potete chiedere più preventivi e rivolgervi al notaio più conveniente. Oltre alla parcella saranno da versare al momento dell’atto di compravendita, come vediamo nel seguito, anche le imposte di registro o l’IVA e le imposte catastali e ipotecarie.
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Le imposte al rogito. Se la casa che state acquistando non è un immobile di lusso e il venditore è un privato, sono previste agevolazioni particolari per la vostra prima casa: l’imposta di registro è al 2% con un minimo di 1.000 €, mentre le tasse ipotecarie e catastali sono pari a 50 € ciascuna. Se il venditore è invece un’impresa che ha ultimato i lavori di costruzione o ristrutturazione dell’immobile che acquistate da meno di 5 anni, è obbligatorio pagare l’IVA al posto dell’imposta di registro. Anche in questo caso sono previste agevolazioni per l’acquisto prima casa: l’IVA è agevolata al 4% e le imposte catastali ed ipotecarie sono pari a 200 € ciascuna. Attenzione: anche passati i 5 anni dalla fine dei lavori l’impresa venditrice ha la possibilità di scegliere di assoggettare la vendita all’IVA; informatevi quindi prima del rogito per non avere sorprese.
La relazione tecnica notarile La maggior parte dei notai richiede, prima della stipula dell’atto, la relazione di un tecnico che descriva la casa e le pratiche edilizie che nel tempo si sono susseguite per la costruzione, la ristrutturazione e l’eventuale condono dell’edificio. Attenzione: la parcella del tecnico è solitamente a carico di chi acquista l’immobile e costa qualche centinaio di euro.
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Le tasse dopo l’acquisto. A decorrere dal 1 gennaio 2016, con la Legge di Stabilità 2016, sono state azzerate le tasse IMU e TASI dovute per il mantenimento della prima casa dove vivete abitualmente a patto che l’abitazione non siano di lusso. Per sapere se la vostra residenza rientra tra quelle di lusso basta verificare la visura catastale: la vostra casa non deve essere classificata nelle categorie A1, A8 o A9.
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In sintesi. Nel budget per l’acquisto della vostra prima casa dovete considerare, oltre al prezzo e al mutuo, una serie di spese con un valore compreso tra 8% e il 10% del valore dell’abitazione. Per comprare con tranquillità la vostra prima casa informatevi, fatevi aiutare da un tecnico di fiducia e non dimenticate che sono a carico del venditore le spese per l’Attestato di Prestazione Energetica ed il Certificato di Abitabilità.