Il d.l. n. 63/2013 ha sancito l'obbligo di inserire l'indice di prestazione energetica e la classe energetica negli annunci di vendita o locazione di immobili.
Aumento dell'efficienza energetica negli immobili in vendita
L'efficienza energetica di un edificio è un'informazione essenziale quando si decide di comprare casa o semplicemente di prenderla in affitto.
Secondo un'analisi condotta dall'Ufficio Studi di Immobiliare.it, primo in Italia per numero di annunci, utenti e clienti, nel 2025 il 24% degli immobili in vendita e il 21% del patrimonio immobiliare italiano sarà energeticamente efficiente.
Ciò significa che sotto il profilo energetico il 52% delle nostre case sarà adeguata ai nuovi standard richiesti, avendo con molta probabilità subìto riconversioni, mutamenti strutturali o riqualificazioni, anche ambientali e d’uso. È dunque già in atto una vera e propria mutazione del sistema-casa, sia negli aspetti economici, sia per l’architettura, i materiali impiegati e il valore simbolico che si attribuisce all'abitazione.
La stessa ripresa del mercato di settore e il miglioramento dell’offerta, partiranno proprio da questo importante fattore.
Obbligo di APE negli annunci immobiliari
Il decreto legge n. 63 del 4 giugno 2013, oltre a introdurre l'Attestato di Prestazione Energetica (APE) al posto di quello di Certificazione Energetica(ACE), ha sancito l'obbligo di comunicare l'indice di prestazione energetica e la relativa classe dell'immobile negli annunci e nelle pubblicità di vendita o locazione, con qualunque mezzo siano fatte, quindi stampa, televisione, Internet e altro ancora.
Dal 1° ottobre 2015 i soggetti abilitati devono redigere l’APE in conformità al nuovo format approvato con il Decreto Ministeriale 26 giugno 2015 ed allegato alle nuove Linee Guida.
La norma prevede che questi dati siano indicati anche in caso di immobili privi di riscaldamento, come possono esserlo le case al mare o le case storiche, mentre ne sono esenti unicamente gli edifici isolati, privi di riscaldamento e di superficie complessiva inferiore a 50 metri quadri.
Che cos'è l'Attestato di Prestazione Energetica?
L'Attestato di Prestazione Energetica, così come definito dal decreto, è un documento che attesta le prestazioni energetiche di un edificio (quindi i consumi) e contiene indicazioni per migliorarne l'efficienza. La certificazione energetica, dunque, è il documento che certifica quanto consuma a livello energetico un immobile, informazione davvero importante, per non dire essenziale quando si decide di comprare casa o anche solo prenderla in affitto.
Il legislatore ha previsto nel corso del tempo due diversi attestati al fine della certificazione energetica:
- l’attestato di qualificazione energetica detto ACE
- l'attestato di prestazione energetica, APE che ha sostituito, a far data dal 6 giugno 2013, il precedente.
L'APE permette di confrontare tutti gli immobili sotto il profilo energetico, al fine di valorizzare quelli che hanno migliori caratteristiche di efficienza e risparmio, che si traducono a loro volta in rispetto e tutela ambientale.
L’APE è ufficialmente il documento che ha la funzione di informare il proprietario, l’acquirente o il locatario circa la prestazione energetica e il grado di efficienza energetica degli edifici.
Fornisce all’utente una serie di raccomandazioni che possono contribuire al miglioramento dell’efficienza energetica, con le proposte degli interventi più significativi ed economicamente più convenienti. Inoltre, l’attestato di prestazione energetica deve contenere tutti i dati che consentano ai cittadini di valutare e confrontare edifici diversi per effettuare una scelta ponderata sull'edificio da acquistare o da locare in base anche alla sua prestazione in termini di consumi. Proprio per consentire tale confronto, l’attestato di prestazione energetica deve classificare gli edifici, ovvero attribuire a ciascun di essi una determinata classe energetica
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Tali prestazioni si evidenziano mediante un indice di prestazione energetica, che può essere relativo all'involucro edilizio o globale, per l'intero edificio o unità immobiliare, e la classe energetica.
L'immobile con l'APE viene classificato in una classe energetica determinata sulla base dell’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile dell’edificio, attraverso un confronto con una scala di classi prefissate.
La classe energetica è invece indicata con una lettera dell'alfabeto dalla A alla G, in cui la lettera G rappresenta la classe caratterizzata da maggiori consumi e un conseguente indice di prestazione più elevato; la lettera A rappresenta la classe con minori consumi e dunque il miglior indice di prestazione energetica.
L'attestato è redatto da tecnici abilitati che devono essere indipendenti, quindi non possono avere un rapporto di subordinazione con l'impresa esecutrice né di subordinazione o di parentela con il committente. Inoltre non devono essere intervenuti in altro modo nel processo realizzativo dell'immobile.
Quando deve essere prodotto l'Attestato di Prestazione Energetica?
L'attestato di prestazione energetica deve essere prodotto in tutti i casi di stipula di un contratto di locazione o di vendita ma deve trattarsi di una nuova locazione.
Esso ha validità temporale di 10 anni, ma deve essere aggiornato ogni qual volta l'edificio o l'unità immobiliare subiscano un intervento di ristrutturazione tale da portare alla variazione della classe energetica.
Nel caso di vendita o locazione è previsto che nel contratto sia contenuta la dichiarazione di ricevuta informativa, una clausola con la quale l'acquirente o il conduttore danno atto di aver ricevuto le informazioni e la documentazione, comprensiva dell'attestato di prestazione energetica.
È necessario inserire l'indice di prestazione energetica sugli annunci immobiliari, quando si decide di vendere o affittare casa. L'obiettivo è quello di informare i potenziali acquirenti o affittuari dei consumi dell'immobile per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria, dando loro elementi per la valutazione commerciale dell'immobile.
Agevolazioni fiscali per chi ristruttura casa
La Legge di Stabilità 2016 prevede agevolazioni fiscali fino al 65% per gli interventi di ristrutturazione, acquisto mobili ed elettrodomestici. Il bonus ristrutturazione casa 2016 consiste in un provvedimento grazie al quale sarà possibile ottenere delle agevolazioni fiscali al 50% e al 65% per tutti i costi sostenuti in seguito a interventi di ristrutturazione e miglioramento energetico della propria abitazione, e perfino per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
Lo scopo dell’intervento è quello offrire un sostegno economico a tutti coloro che decidono di rimodernare la propria abitazione dotandola di soluzioni energetiche a basso impatto ambienta, favorendo al contempo la riqualificazione del settore residenziale italiano.
La sostituzione di un impianto di riscaldamento e raffreddamento usurato e non più a norma fa parte degli interventi per cui si può fruire del bonus ristrutturazione casa, così come l'adozione di un buon sistema di isolamento termico, l'attuazione dei lavori di adeguamento antisismico della prima casa e tanto altro ancora.
Parliamo di interventi onerosi, per i quali occorre nella maggior parte dei casi della liquidità extra, che spinge gli interessati a cercare delle soluzioni per finanziamenti convenienti sperando così di contenere le spese.