Come richiedere ed ottenere il bonus ristrutturazioni: gli adempimenti, la documentazione e le scadenze da rispettare.
VAI ALLA GUIDA:https://www.pmi.it/card/come-ottenere-il-bonus-ristrutturazioni
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Acquisto prima casa in leasing: come si applicano le detrazioni fiscali nella dichiarazione dei redditi 2019 e i tetti di spesa per giovani e over 35.
Trovano spazio nel modello 730 le detrazioni fiscali previste dalla normativa vigente per i canoni di leasing versati con riferimento all’abitazione principale. La possibilità di detrarre dal reddito il 19% dell’IRPEF quanto versato per i contratti di leasing immobiliare stipulati per l’acquisto della prima casa spetta a tutti i contribuenti, ma con tetti massimi agevolati per giovani fino a 35 anni con un reddito massimo fino a 55.000 euro.
Il contratto di leasing immobiliare, lo ricordiamo, prevede che la banca o l’intermediario si obblighino ad acquistare o far costruire l’immobile per il soggetto utilizzatore. Questo avrà poi l’immobile a disposizione per un certo periodo di tempo versando un corrispettivo che tiene conto del prezzo di acquisto o di costruzione e della durata del contratto. Al termine del contratto, l’utilizzatore può versare una maxi rata finale per effettuare l’acquisto definitivo, al prezzo prestabilito nel contratto stesso.
Fondamentalmente accendere un contatto di leasing per acquistare la prima casa consente di accedere a tutti i benefici fiscali che si hanno quando si acquista un’abitazione tramite mutuo ipotecario, dunque chi sceglie questa modalità di acquisto può portare in detrazione al 19%,per tutti i periodi d’imposta interessati dalla durata del contratto di locazione finanziaria, i canoni annui, i costi di stipula del contratto e il costo di acquisto dell’immobile, con un tetto massimo che varia in base all’età degli acquirenti:
Come si applicano le detrazioni fiscali sugli interessi passivi maturati su un mutuo acceso per la casa coniugale caso per caso.
I tassi di interesse maturati sui mutui prima casa possono essere portati in detrazione al 19% in fase di dichiarazione dei redditi. Tra i casi particolari più comuni vi è quello dei mutui accesi con riferimento ad una casa coniugale, in questi casi per fruire delle detrazioni fiscali previste dalla normativa vigente è necessario tenere conto di alcune variabili.
Il caso più tipico è quello di una casa acquistata dopo il matrimonio in comunione dei beni da parte dei due coniugi, accendendo un mutuo cointestato. In questo caso ai due coniugi viene riconosciuta la rispettiva percentuale di detrazione. Questo anche se il rogito è stato effettuato a nome di uno solo dei due, essendo comunque l’immobile di proprietà di entrambi ai sensi dell’art. 177 del Codice Civile.
Diverso è il caso in cui la casa è stata acquistata prima del matrimonio da uno solo dei due coniugi, al quale spetta la detrazione, preclusa all’altra parte anche se partecipa alle spese con un contratto di mutuo cointestato. In sostanza l’agevolazione è riconosciuta solo al titolare della proprietà dell’immobile e solo per la quota di interessi passivi effettivamente versati, mentre l’altra parte della detrazione si perde.
Può anche accedere che la casa sia cointestata ad entrambi i coniugi, ma uno solo dei due si accolli il mutuo. In questo caso al coniuge che ha stipulato il mutuo viene riconosciuta la detrazione piena, ovvero pari al 19% di tutti gli interessi passivi pagati.
Se uno dei due coniugi è a carico, l’altro può beneficiare per intero della detrazione fiscale, anche se in caso di mutuo cointestato.
In caso di mutuo cointestato, se uno dei due coniugi non è a carico, anche se incapiente, la sua quota di detrazione non può essere recuperata dall’altro e quindi si perde.
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La pre-delibera di mutuo consente di conoscere l'importo che la banca può concedere, prima che il cliente trovi l'immobile: ecco come funziona.
Questa procedura consente all’acquirente di portarsi avanti con l’iter burocratico, a volte molto lungo, che serve per ottenere il mutuo, mettendosi al riparo da spiacevoli sorprese. I lunghi tempi necessari per l’erogazione del mutuo, o il non essere certi di essere in possesso dei requisiti necessari perché questo venga effettivamente concesso può, a volte, far saltare l’accordo di compravendita.
Ovviamente le condizioni offerte dalla banca con la pre-delibera, saranno valide solo entro un certo periodo di tempo, che solitamente viene definito intorno ai sei mesi.
scritto il 5 Marzo 2019