domenica 25 ottobre 2015

Dal 2016 niente più Tasi per gli inquilini.

 

 

Dopo l’annuncio dell’abolizione della Tasi sulla prima casa arriva una bella sorpresa anche per gli inquilini in affitto, che dal 2016 si vedranno graziare la loro quota della tassa sui servizi indivisibili. Un’ulteriore mossa che si insinua nel generale programma di riforma della tassazione immobiliare, attesa con la Legge di Stabilità per il 2016.

Il taglio della Tasi, annunciato dal Governo già qualche settimana fa per i proprietari di prima abitazione, sarà esteso anche agli inquilini in affitto. A dirlo è stato il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan durante un Question time alla Camera; secondo il Ministro, sarebbe “corretto un intervento finalizzato all’eliminazione della Tasi sia per i possessori sia per i detentori dell'immobile, evitando disparità tra contribuenti”.

Presa da sola, questa notizia potrebbe non fare troppo piacere ai proprietari che temono l’aumento dell’imposizione fiscale a proprio carico. La tassa sui servizi indivisibili, infatti, nel caso delle abitazioni concesse in locazione è stata formulata in modo da risultare suddivisa fra proprietario e inquilino in una misura che va dal 70-90% a carico del primo e la restante quota a carico del conduttore, a seconda di quanto indicato nella delibera dell’amministrazione comunale.

principale nel 2014 si è raggiunta l’aliquota massima attribuibile come carico fiscale (ovvero il 10,6 per mille) già con la sola quota Imu, cosicché non sono stati poi molti gli inquilini ai quali è stato richiesto di contribuire al tributo. Secondo i dati, poco più di un Comune su due ha applicato il tributo sugli immobili diversi dalla prima abitazione, con un’aliquota media dello 0,7 per mille: ciò significa che per un appartamento da cento mila euro di valore fiscale, la Tasi media è di 70 euro e la quota a carico dell’inquilino oscilla fra i 7 e i 21 euro. Considerando che sotto i 12 euro decade l’obbligo del pagamento, si può ben dire che la difficoltà principale sia stata quella di  effettuare i calcoli corretti malgrado la complessità del sistema, per cui molti proprietari hanno dovuto rivolgersi ai caf, ai commercialisti o alle associazioni.

Inoltre l’eliminazione della Tasi rientra nel progetto più ampio che riguarda l’intera formulazione della tassazione sugli immobili con l’istituzione della tassa unica, la cosiddetta Local Tax, che secondo le previsioni del Governo sarà inserita nella Legge di Stabilità per il 2016, prendendo così il via dal prossimo 1 gennaio. Dunque se si riuscissero a rispettare questi tempi, probabilmente la Tasi verrebbe abolita in ogni caso per tutti, e al suo posto farebbe il suo ingresso la Local Tax con una formulazione differente rispetto ai precedenti tributi fiscali sulla casa.