venerdì 30 ottobre 2015

Cosa è e chi può chiedere un mutuo Inpdap

 

Chi può chiedere un mutuo Inpdap
I mutui Inpdap sono dei prestiti ipotecari che possono richiedere i dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione, ma che è possibile estendere anche ai parenti. Vediamo quindi quali sono i requisiti necessari per poter accedere a questo finanziamento agevolato e quali mutui si possono sottoscrivere.

Requisiti necessari per accedere al mutuo

Bisogna intanto sottolineare che le tipologie di mutui che possono essere approvati sono molteplici: prima casa, seconda casa, ristrutturazione o surroga (solo se questa è destinata all’abitazione principale). Le abitazioni devono poi ovviamente trovarsi sul suolo nazionale e non appartenere alle categorie catastali di lusso.

I requisiti necessari per accedere ad un mutuo Inpdap sono:

  • l’iscrizione presso la Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, sia per coloro che ancora prestano attività sia per i pensionati da almeno tre anni;
  • coloro che sono in attività devono al momento della domanda avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato;
  • il mutuo Inpdap viene concesso se l’iscritto e nessun altro componente familiare sono già proprietari di un’altra abitazione. Almeno che questi non siano:
    • proprietari in misura pari o inferiore al 50% di un’abitazione  ricevuta in successione mortis causa o donazione inter vivos e non sia fruibile, perché gravata da diritti reali di godimento (usufrutto, uso, abitazione);
    • l’interessato o i componenti del nucleo familiare siano proprietari di abitazioni in misura pari o inferiore al 33%, anche se non gravate da diritti reali di godimento;
    • l’iscritto pur convivendo con i genitori proprietari dell’immobile in cui risiede intenda acquistare un’abitazione per costituire un proprio nucleo familiare;
    • l’iscritto titolare di un’immobile ne sia rimasto privo a causa di una separazione o assegnazione ;
    • l’iscritto sia comproprietario di un appartamento, per l’acquisto delle residue quote di proprietà da soggetti estranei al proprio nucleo familiare.

Erogazione del mutuo Inpdap

Per l’acquisto della casa si può richiedere un finanziamento fino a 300 mila euro (o comunque il 100% del valore dell’immobile secondo la perizia effettuata), con rate mensili per un periodo di 10-15-20-25-30 anni. Ovviamente la richiesta per il finanziamento agevolato deve essere compilata e inviata online dall’1 al 10 settembre, o dall’1 al 10 gennaio, oppure dall’1 al 10 maggio di ogni anno.

I tassi di interesse

I mutui a tasso fisso hanno un tasso di interesse del 3,75 % per l’intera durata del mutuo, mentre i mutui a tasso variabile hanno un tasso del 3,50% per il primo anno e, con decorrenza dalla terza rata, tasso variabile pari all’Euribor a 6 mesi, calcolato su 360 giorni, maggiorato di 90 punti base, rilevato il 30 giugno o il 31 dicembre del semestre precedente ed applicato sul debito residuo a tale data.

Nuovo finanziamento

L’iscritto che ha già beneficiato di un mutuo ipotecario Inpdap, per sé o per il coniuge, può fruire di un nuovo finanziamento solo se sono trascorsi almeno quattro anni dalla precedente erogazione e abbia provveduto alla totale estinzione del precedente mutuo. Esiste però una deroga a questa disposizione, nel caso di divorzio e di assegnazione all’ex coniuge dell’immobile, precedentemente acquistato. Fermo restando però che deve esserci l’acquisizione di una nuova residenza da almeno un anno rispetto alla data della domanda. Questo termine è ridotto a due anni solo per il personale trasferito d’ufficio ad una sede di lavoro ubicata in un’ altra provincia.

Stipula del mutuo Inpdap

Infine analizziamo la stipula del mutuo Inpdap e la sottoscrizione del contratto, che deve avvenire nelle sedi opportune e alla presenza di figure qualificate. “Il contratto di mutuo è sottoscritto dal Dirigente dell’Ufficio Provinciale o Territoriale competente, oppure dal suo sostituto o da altro funzionario ai quali siano stati delegati i poteri di stipula degli atti di mutuo ipotecario edilizio”.

L’atto di compravendita deve essere poi sottoscritto nei locali dell’Ufficio Provinciale o Territoriale INPDAP contestualmente alla stipula del contratto del mutuo.  All’atto di compravendita deve assistere il Dirigente dell’Ufficio Provinciale o Territoriale competente, oppure il suo sostituto o altro funzionario delegato,  ”al fine di verificare che i dati identificativi dell’unità abitativa e delle parti contraenti siano corretti e che il prezzo corrisposto per la compravendita non sia inferiore all’importo del mutuo, al netto dell’eventuale importo per le spese ai sensi dell’art. 6, comma 4″.