domenica 25 ottobre 2015

Bonus casa prorogati, ma come cambiano le regole nel 2016?

 

 

 

 

La Legge di Stabilità presentata la scorsa settimana dal Consiglio dei Ministri ha prorogato per un altro anno gli incentivi fiscali per la casa: anche nel 2016 lo sconto per chi effettua interventi di riqualificazione energetica è del 65%, mentre per i lavori di ristrutturazione e le spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici la detrazione Irpef è pari al 50%. Ma ci sono alcune novità.

Gli incentivi per gli interventi di recupero ed efficientamento energetico hanno aiutato in questi anni di crisi la ripresa del mercato edilizio nel nostro Paese. Secondo il Report Cresme e Servizio Studi della Camera sugli effetti delle detrazioni, dal 2008 al 2015 le misure di incentivazione fiscale hanno generato investimenti pari a 207 miliardi di euro, con un picco nel 2014 quando si sono registrati investimenti di 28,5 miliardi di euro, di cui 24,5 miliardi di euro sono relativi al recupero e 3,9 alla riqualificazione energetica.

Nel 2016 sono previste alcune novità. Se non cambiano le modalità con cui usufruire degli sconti fiscali, diversa è la platea dei beneficiari che dal prossimo anno comprenderà anche gli ex IACP e gli enti che gestiscono l’edilizia residenziale pubblica, per i quali il Governo ha stanziato 170 mila euro di interventi straordinari finalizzati all’aumento delle prestazioni energetiche. Resta invece in sospeso l’estensione del bonus mobili alle giovani coppie in affitto senza obbligo di ristrutturazione dell’edificio. Per accedere a questi bonus, il contribuente dovrà eseguire i pagamenti mediante bonifici bancari o postali, indicando la causale del versamento attualmente utilizzata dalle banche e da Poste Italiane Spa per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.

Vediamo gli interventi per i quali valgono le detrazioni fiscali contenute nella Legge di Stabilità.

Bonus ristrutturazione del 50%: la detrazione fiscale per gli interventi edilizi senza miglioramento energetico vale per un tetto massimo di 96 mila euro, ammortizzati in dieci rate annuali. Beneficiano dell’agevolazione, oltre ai proprietari e i titolari di diritti reali sugli immobili, anche l’inquilino e il comodatario. I lavori che beneficiano dello sconto riguardano gli interventi di:

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Ecobonus 65% e bonus mobili 50%: le ipotesi di proroga per il 2016. Ecobonus 65% e bonus mobili 50%: le ipotesi di proroga per il 2016.

- manutenzione ordinaria, effettuata sulle parti comuni degli edifici residenziali
- manutenzione straordinaria, effettuata sulle parti comuni degli edifici residenziali e su singole unità immobiliari residenziali
- restauro e di risanamento conservativo, effettuati sulle parti comuni degli edifici residenziali e su singole unità immobiliari residenziali
- ristrutturazione edilizia, effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali e su singole unità immobiliari residenziali
- per la ricostruzione o il ripristino degli immobili danneggiati a seguito di eventi calamitosi, anche se non rientranti nelle categorie elencati nei punti precedenti, ma solo se è stato dichiarato lo stato di emergenza nel Comune in cui è sito l’immobile
- restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano entro 18 mesi dal termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile

Ecobonus del 65%: la detrazione Irpef o Ires del 65% vale per tutti i lavori di riqualificazione energetica realizzati entro il 31 dicembre 2016, per un tetto massimo di 100 mila euro da ripartire in dieci rate annuali. In questo caso possono usufruire del credito d'imposta tutti i contribuenti, anche i titolari di reddito d'impresa e, novità di quest'anno, anche agli ex IACP e gli enti che gestiscono le case popolari. Ricordiamo che l’ecobonus non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali, come ad esempio il bonus ristrutturazioni. Gli interventi di riqualificazione riguardano sia singoli appartamenti che parti comuni dei condomini. Gli interventi ammessi riguardano i lavori di:

- riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento
- miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni - pavimenti - infissi)
- installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale
- miglioramento energetico delle case popolari
- lavori di adeguamento antisismico, messa in sicurezza degli edifici esistenti, aumento dell'efficienza idrica e rendimento energetico, ma solo per gli immobili localizzati nelle zone classificate 1 o 2 di rischio sismico

Bonus mobili e grandi elettrodomestici del 50%: tale detrazione è legata obbligatoriamente a interventi di ristrutturazione eseguiti entro il 31 dicembre 2016, per un tetto massimo di 10 mila euro. Il credito d’imposta riguarda le spese sostenute per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici (classe A+, e A solo per i forni) e per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.