venerdì 22 novembre 2013

Pagamento seconda rata Imu, nuovo rinvio della decisione

 

20131121 Cons ministri ImuRinviato il varo del decreto per l’abolizione della seconda rata Imu. Decise ulteriori privatizzazioni e dismissioni. Domani lutto nazionale per la Sardegna.
Si è tenuto stamani il Consiglio dei ministri che ha rinviato alla prossima settimana la stesura del decreto che deve abolire la seconda rata Imu sull’abitazione principale e definire le dismissioni immobiliari.

Il premier Letta nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri ha definito questa decisione un rinvio “formale”, sostenendo che l’Esecutivo ritiene che l’iter del decreto su cancellazione Imu e quello sulla rivalutazione delle quote di Bankitalia (che ha bisogno del via libera da parte della Bce) debbano andare in parallelo, dal momento che produrranno entrambi effetti sulle banche.
Infatti, chiudere il capitolo relativo alla seconda rata Imu significa intervenire su istituti di credito e compagnie assicurative.
Per banche e assicurazioni saliranno gli acconti Ires e Irap oltre la quota del 125%: gli anticipi d’imposta del 2013 dovrebbero arrivare al 127-128%.
Nei confronti di istituti di credito e assicurazioni, infatti, dovrebbe spuntare un nuovo acconto del 100% dell’imposta sostitutiva sul risparmio amministrato.

Sempre durante la conferenza stampa, Letta ha affermato che martedì 26 novembre saranno approvati tutti e due i provvedimenti e che (nel rispetto di quanto promesso) non dovrà essere pagata la seconda rata Imu.
Sulla seconda rata dell’Imu tuttavia il nodo coperture rimane. Il governo sarebbe ancora in cerca delle risorse per i terreni agricoli. Il ministro dell’Agricoltura, Nunzia De Girolamo, sostiene che l’esenzione dell’Imu sui fabbricati rurali c’è. Anche questo però è un nodo che sarà affrontato nella riunione del Cdm di martedì prossimo. Ricordiamo che per estendere la sospensione del saldo anche all’acconto sono necessari 347 milioni e che a oggi non sembra siano stati individuati.
Da reperire anche i 500 milioni necessari a ristorare i Comuni sulla base delle aliquote 2013 anziché di quelle 2012.

Durante il vertice odierno Carlo Cottarelli, commissario per la spending review, ha illustrato il piano sul taglio della spesa pubblica, “finalizzato a ridurre ulteriormente le tasse sul lavoro”, come ha sottolineato il presidente del Consiglio.

Il Governo ha anche affrontato il tema privatizzazioni, prevedendo un primo pacchetto di cessioni, che dovrebbe essere pronto nei prossimi giorni, riguardanti quote non di controllo possedute dalla Cassa depositi e prestiti. L’Esecutivo intende cedere quote Stm, Enav, Fincantieri, Cdp Reti, Tag e Grandi Stazioni. La stima è di un introito compreso tra i 10 e i 12 miliardi di euro.
“Abbiamo deciso di intervenire nelle partecipazioni dirette e indirette con la cessione di quote non di controllo, tranne il caso della Sace, per la quale la presenza privata, come per le consorelle eueopee, sarà maggiore”, ha dichiarato Letta.

In sintesi le iniziative previste dal Governo sono:

  • Cessione di una quota del 3% di Eni, senza però scendere sotto la soglia del 30%.
  • Privatizzazioni allo scopo di ridurre il deficit.

Secondo quanto dichiarato da Letta, il primo pacchetto di privatizzazioni ha l’obiettivo di dare una risposta sia sul deficit da tenere sotto controllo, sia sul debito, al fine di iniziare un percorso di discesa nel 2014 per la prima volta dopo 5 anni di salita. Del resto, in un’audizione in Senato Franco Bassanini, presidente di Cdp, ha dichiarato “imminente” il piano privatizzazioni e ha anticipato che ci sarà la cessione di partecipazioni della Cassa depositi e prestiti.

Nella riunione di oggi, il Governo ha inoltre deciso di emendare la Legge di Stabilità su risorse per i malati di Sla e sull’autotrasporto. Sempre in occasione della conferenza stampa, Letta ha dichiarato che il governo intende presentare due emendamenti alla legge di stabilità, con oggetto il “ripristino completo delle somme legate ai capitoli della non autosufficienza dentro cui stanno le risorse per i malati di Sla” e “le risorse per gli autotrasportatori” su cui vi è un tavolo di confronto aperto tra il ministro per le infrastrutture Maurizio Lupi e le categorie.

Infine, proclamato per domani, venerdì 22, il lutto nazionale a commemorazione delle vittime dell’alluvione in Sardegna.