giovedì 21 novembre 2013

Mutui agevolati 2013: le novità del Decreto Legge

mutui-agevolati 2013
Il Decreto legge 102/2013 ha confermato l’abolizione definitiva dell’IMU per il 2013 e prevede una serie di misure e facilitazioni per l’acquisto della prima casa e le locazioni. Tra queste misure spiccano gli interventi relativi ai mutui a tasso agevolato finanziati dalla Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) per il periodo 2014-2015 e per un ammontare pari a 20 milioni di euro.

Cosa sono i mutui agevolati

I mutui agevolati nascono come strumenti di sostegno alle persone in difficoltà economica, ma che necessitano dell’acquisto di una casa. I finanziamenti agevolati sono promossi da Regioni, enti o stato e possono assumere forme di erogazione diverse: un contributo a parziale rimborso del capitale o degli interessi del mutuo; riduzione del carico fiscale sul mutuo; riduzione delle spese di istruttoria e tempistica; erogazione di una somma superiore all’80% del valore dell’immobile.
Principalmente i mutui agevolati sono rivolti a un target specifico (giovani coppie, lavoratori dipendenti statali, autonomi o atipici) e sostanzialmente per l’acquisto della prima casa. Con il D.L. 102/2013 sono state ampliate le categorie di mutuatari e i mutui agevolati estesi anche all’acquisto di seconde case.

Tutte le novità previste dal decreto sui mutui a tasso agevolato

Resta fermo e prioritario che il mutuo agevolato messo a disposizione dal fondo di solidarietà della Cdp è concesso in via privilegiata a:
  • Giovani coppie per l’acquisto della prima casa;
  • Famiglie numerose;
  • Nuclei familiari in cui è presente un soggetto disabile;
  • Giovani precari.
A questo si aggiunge un intervento straordinario del valore di 2 miliardi di eurp per l’erogazione di prestiti. I destinatari del plafond saranno definiti in seguito ad accordo tra l’ABI (Associazione Banche Italiane) e il Cdp (Cassa Depositi e Prestiti).
A questo proposito la convenzione dovrà definire in che misura i tassi agevolati a favore delle banche saranno vantaggiosi per i mutuatari, infatti, si legge che l’accordo dovrà esplicitamente definire le « modalità con cui i minori differenziali sui tassi di interesse in favore delle banche si trasferiscono sul costo del mutuo ».
Tra i requisiti per usufruire del mutuo agevolato è quello dell’acquisto delle prima casa o per interventi di ristrutturazione mirati a migliorare l’efficienza energetica dell’immobile. Il decreto ha apportato a questa clausola una serie di “limitazioni”: gli acquisti dovranno essere pertinenti l’acquisto di immobili rientranti nelle classi energetiche A, B e C. I mutui agevolati potranno essere applicati ed estesi all’acquisto di seconde case.